Standardizzazione dei protocolli di acquisizione ed analisi dei dati di imaging di risonanza magnetica pesata in diffusione in ambito neurologico

La risonanza magnetica di diffusione (DWI) è una tecnica di imaging basata sull'analisi dei movimenti delle molecole d'acqua nei tessuti. Pertanto ritrova il suo principale impiego nel campo della neurologia poiché permette uno studio non invasivo su fasci di fibre nervose in-vivo. Non esiste tuttavia uno standard ampiamente adottato per l'acquisizione, l'elaborazione e l'analisi dei dati raccolti in un esperimento di imaging. In questo lavoro di tesi viene analizzata una possibile soluzione congiunta a questo problema: in primo luogo viene valutata l'introduzione dei protocolli proposti dalla Quantitative Imaging Biomarker Alliance (QIBA) il cui fine è stabilire gli standard di metrologia necessari per valutare un biomarcatore di imaging quantitativo. I protocolli QIBA si rivelano particolarmente adeguati per la procedura DWI perché è una tecnica di imaging che consente misure quantitative. Queste ultime sono necessarie per la medicina di precisione, ovvero l'insieme di strategie di prevenzione e trattamento che tengono conto della variabilità individuale e che sono in grado di unire diagnostica e terapia. Secondariamente viene descritta una piattaforma open-source per l'acquisizione dati il cui utilizzo permette di superare le differenze correlate alla variabilità intrinseca tra scanner e siti diversi. Per entrambe queste soluzioni viene analizzato uno studio per corroborarne l'adeguatezza ma anche per evidenziarne alcuni limiti. Si può quindi convenire che per risolvere il cruciale e incipiente problema della standardizzazione dei protocolli di acquisizione per la tecnica DWI in ambito clinico sia necessario un approccio che consideri entrambi gli studi. Difatti ad oggi in letteratura non è ancora stato redatto uno studio congiunto dei due approcci nonostante sia proprio questa la direzione che è stata intrapresa. Infine altri possibili sviluppi riguardano la possibilità di introdurre protocolli standardizzati anche per altri tessuti diversi da quello cerebrale.