Studio dell’area efficace del telescopio KM3NeT/ARCA

I neutrini, osservati sperimentalmente per la prima volta meno di un secolo fa, sono stati sfruttati come sonde astrofisiche solo a partire da tempi recenti. Queste particelle neutre interagiscono con la materia ordinaria solo tramite interazione debole, con bassa probabilità. Questa caratteristica li rende messaggeri ideali, poiché possono viaggiare su distanze cosmologiche senza essere deviati e senza essere assorbiti dagli intensi campi magnetici che incontrano durante la loro propagazione, portando informazioni sulle loro sorgenti. Oltre alle tradizionali osservazioni nello spettro elettromagnetico, i neutrini e le altre sonde sfruttate dall’astrofisica multi-messaggera avranno una rilevanza sempre maggiore e complementare nello studio del Cosmo. KM3NeT/ARCA è un telescopio sottomarino di neutrini di ultima generazione. Questa struttura è attualmente in costruzione sul fondale al largo della costa siciliana, con un modulo parziale già in presa dati. Il suo obiettivo è quello di rivelare neutrini di origine Galattica ed Extragalattica per lo studio di oggetti astrofisici. Per fare questo, sfrutta la luce Cherenkov indotta dalle particelle secondarie che si originano dall’interazione dei neutrini con i nuclei dell’acqua marina. In questo lavoro è stata studiata l’area efficace del telescopio KM3NeT/ARCA, con dati forniti dalle simulazioni della collaborazione KM3NeT. È stata poi effettuata una stima del numero di eventi attesi per un flusso astrofisico transiente, con un blocco di KM3NeT/ARCA in presa dati.