Fabbricazione mediante stampa 3D e valutazione di scaffold in PLPG per l?ingegnerizzazione del tessuto osseo

I difetti ossei, dovuti a varie patologie, sono potenzialmente responsabili di invalidità grave. L’ingegneria del tessuto osseo ha come obiettivo lo sviluppo di sostituti ossei basati su scaffold fabbricati con materiali biocompatibili impiantabili che possano replicare le caratteristiche della matrice extracellulare ossea. L'acido poli(l-lattico) (PLLA) è uno dei biomateriali sintetici convenzionali più promettenti. Tuttavia, la scarsa tenacità, lo scarso tasso di degradazione e la poco significativa osteoconduttività ne hanno limitato la più ampia applicazione in questo ambito. Una strada per migliorare le peculiarità del PLLA consiste nella sintesi di nuovi copolimeri che abbiano migliori proprietà meccaniche e adeguata biodegradadabilità. In questo breve elaborato compilativo verrà presentato uno studio che procede in questa direzione, realizzato da ricercatori (Fan et al.) di un team di università cinesi, intitolato “Fabrication and evaluation of 3D printed poly (L-lactide) copolymer scaffolds for bone tissue engineering” e recentemente pubblicato nell’International Journal of Biological Macromolecules con doi: 10.1016/j.ijbiomac.2023.125525. In questa esperienza, unità flessibili di p-diossanone (PDO)/acido glicolico (GA) sono state inserite fra unità a base di PLLA formando il copolimero PLPG, con migliorata velocità di degradazione, mantenendo al contempo proprietà meccaniche adeguate all’utilizzo nell’ambito dell’ingegneria tissutale ossea. Le proprietà cristalline, le prestazioni meccaniche e il tasso di degradazione dei polimeri PLPG potrebbero essere personalizzate regolando il rapporto tra le quantità dei monomeri. Per la produzione di scaffold porosi con ampia superficie e proprietà meccaniche regolabili, auspicabilmente personalizzabili, è stata utilizzata una tecnologia di stampa tridimensionale (3D). Tali dispositivi mostrano qualità di interazione con cellule MC3T3 incoraggianti, che ne indicano un potenziale per la riparazione difetti ossei.