Qual è l’efficacia del trattamento conservativo nella riabilitazione di una radicolopatia lombare?

Background: La radicolopatia è una neuropatia della radice nervosa, o delle strutture vicine come il ganglio dorsale, che si manifesta con segni neurologici oggettivi che possono includere deficit sensoriali, motori, diminuzione dei riflessi e può manifestarsi anche con dolore(2). Dal punto di vista dell’origine qualsiasi radice del rachide può essere coinvolta. Di conseguenza, i segni saranno per lo più in corrispondenza del territorio di innervazione di quel segmento. Le cause che vengono solitamente riportate come responsabili della radicolopatia sono: spondilosi, prolassi discali, erniazioni discali, osteofiti, ipertrofie vertebrali, stenosi del forame, fratture vertebrali, collassi vertebrali, spondilolistesi, traumi diretti al nervo, radiazioni e qualsiasi altra massa occupante spazio(2,3,4). Il dolore irradiato quindi, non è la condizione primaria di una radicolopatia, bensì è un sintomo che può essere o meno presente(1). Obbiettivo: lo scopo di questo studio è condurre una revisione di studi controllati randomizzati sull’efficacia della terapia conservativa nei pazienti affetti da radicolopatia lombare col fine di individuare le migliori strategie fisioterapiche che si prestano al trattamento di questa condizione. Metodi: la ricerca delle fonti è stata condotta da novembre 2023 a gennaio 2024 nelle principali banche dati elettroniche biomediche: Pubmed, Web of Science, EMbase e in quelle specialistiche come PEDro. E’ stato applicato un filtro per individuare solo gli studi randomizzati controllati (Randomized Controlled Trials – RCT) pubblicati dal 2004 al 2024 che rispettassero i criteri di eleggibilità stabiliti seguendo il quesito di ricerca formulato. Risultati: Conclusioni: il trattamento conservativo e nello specifico, gli esercizi neurodinamici in complemento ad un programma di esercizi terapeutici, sono risultati efficaci nel trattamento delle radicolopatie lombari