Attivamente. Attività ludiche per la stimolazione cognitiva delle persone anziane affette da Alzheimer in ambito domestico

Il progetto di tesi parte dall’osservazione dei nuovi andamenti demografici che favoriscono un aumento progressivo dell’invecchiamento della popolazione con conseguente cambio clinico della società. Si registrano infatti maggiori casi di patologie cronicodegenerative, come la demenza senile e l’Alzheimer. Questo comporta un cambio nelle dinamiche del welfare, con una particolare attenzione al sistema assistenzialista per gli anziani. Si osservano già casi rilevanti di iniziative e strutture che aiutano il paziente affetto da Alzheimer o demenza e la loro famiglia, per affrontare le nuove sfide con approcci farmacologici e non. L’obbiettivo di questo progetto è sviluppare un gioco da tavola, che attraverso dinamiche ludiche, possa fornire sostegno all’anziano e alla sua famiglia nell’affrontare questa patologia in ambiente domestico. Il gioco si caratterizza come aiuto alla cura non farmacologica, prendendo spunto dalle attività di arteterapia e di stimolazione cognitiva che già si attuano, con risultati positivi, nelle strutture adibite all’assistenza agli anziani affetti da questa patologia. I destinatari prescelti sono gli anziani over 65 affetti dalla patologia cronicodegenerativa nelle prime fasi di manifestazione dei sintomi, ovvero le fasi del declino cognitivo lieve e lieve-moderato. Il gioco quindi si propone come strumento per coinvolge l’anziano in attività da svolgere insieme alla propria famiglia o ai suoi caregiver, con lo scopo di attenuare i primi sintoni e prevenire il progredire della patologia. Si ottiene così un aumento del benessere dell’anziano e dei suoi caregiver, che vengono dotati di uno strumento che li avvicina all’anziano e li aiuta a prendere coscienza della malattia.