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Abstract
La tesi si focalizza sulla città di Medicina (BO) e sui soi aspetti storici, architettonici e naturalistici al fine di valorizzarli, tramandandone la memoria. Il centro storico conserva architetture medievali, ma anche chiese, porticati e ville di epoca barocca ed elementi legati alle acque come l’ex lavatoio, affacciato sul Canale di Medicina. Effettuata la documentazione storica, il progetto si articola evidenziando i tracciati storici riconducibili alla centuriazione, soffermandosi su elementi meno conosciuti in modo da sviluppare un percorso con punti di interesse visitabili soprattutto attraverso la mobilità lenta. Si realizza la mappatura degli elementi architettonici religiosi minori, come pilastrini votivi ed oratori rurali, ma anche zone umide protette e corsi d’acqua. Due tracciati storici, il Canale di Medicina e via dell'Amore, sono valorizzati attraverso l’inserimento di alberature che enfatizzino la vista della campagna circostante, la ritinteggiatura del lavatoio e del pilastrino votivo e la realizzazione di sentieri più compatti, usufruibili da pedoni e ciclisti. Si passa poi al ripristino di un’area umida situata presso la frazione di Buda, inserendovi una postazione per il birdwatching come elemento distintivo. In questo contesto, sono presenti numerosi canali di bonifica sui cui argini è possibile camminare per godersi il paesaggio circostante: si pianifica il collegamento tra le nuove ciclabili e la Ciclovia Antiche Paludi Bolognesi. Infine, nei pressi di un radiotelescopio dismesso (oggi il vicino Radiotelescopio Croce del Nord è uno dei più importanti d’Italia) si sceglie di sviluppare un bosco di campagna alberato cinto da una pista ciclabile e sentieri pedonali. Viene realizzato un “muro abitato”, un lungo muro su cui vengono fatte crescere piante e inseriti elementi di svago, che porta ad un edificio posizionato al centro di un’antica centuria. Le dimensioni e proporzioni si ispirano a quelle degli edifici rurali della zona.