Concezione di un gioiello-specchio che riflette sul dualismo reale-virtuale ispirato al mito di Eco e Narciso

In un'epoca in cui la tecnologia pervade ogni aspetto della nostra vita, la riflessione sulle interazioni tra realtà e virtualità diventa inevitabile. Questa tesi esplora la soglia, il confine tra questi due mondi attraverso l'analisi del concetto di specchio nella sua dualità reale e metaforica. Ispirandosi al mito di Eco e Narciso, si indaga il rapporto tra rappresentazione e realtà, tracciando un percorso dall'antica funzione degli specchi come oggetti di conoscenza e riflessione fino alle loro equivalenti digitali contemporanee, dove realtà aumentata, virtuale e mista ridefiniscono i confini della percezione umana. Approfondendo il concetto di percezione, si esplorano le connessioni tra neuroscienze, neuroestetica e la capacità umana di empatizzare e comunicare, contemplando il gioiello come un medium che incarna e trascende la preziosità, agendo come un "nodo di senso" che collega gli aspetti fisici, culturali e virtuali dell'identità. La ricerca offre una prospettiva sulle intersezioni tra la tradizione umanistica e le odierne tecnologie immersive, suggerendo una riflessione sul nostro continuo adattamento e interpretazione del mondo attraverso il filtro della tecnologia.