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Documento PDF (Thesis)
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Documento PDF (Supplementary file)
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Abstract
Il conglomerato cementizio armato a facciavista è il principale tra i materiali sperimentali e innovativi del Novecento a porre problemi inerenti la durabilità nel tempo e conseguentemente richiede attenti studi conoscitivi e analitici per la messa a punto di tecniche di conservazione. La presente tesi ha lo scopo di individuare alcune linee guida per un futuro restauro dei conglomerati cementizi armati del Monumento ossario ai caduti partigiani della Certosa di Bologna e delle cappelle funerarie al contorno, combinando la volontà di preservare la qualità estetica ed espressiva del Monumento, quale testimonianza dell’architettura moderna, con le tecnologie per il restauro dei conglomerati cementizi armati oggi esistenti. Dapprima è stata svolta una scrupolosa ricerca di archivio, volta a ottenere informazioni specifiche sui materiali originali e le tecniche costruttive usate nella fabbrica. Questa ricerca è stata integrata con uno studio della letteratura disponibile sui manufatti oggetto di tesi, che ha dimostrato il vero ruolo espressivo affidato dallo stesso architetto Bottoni ai calcestruzzi del Monumento ossario e alle loro finiture superficiali. Inoltre, è stata eseguita una ricerca storica di più ampio respiro sull’uso espressivo del conglomerato cementizio armato nelle architetture di quegli anni. Successivamente sono stati svolti i rilievi dei materiali e del degrado del Monumento: le osservazioni a vista in situ e le conoscenze acquisite dalla lettura dei documenti di archivio hanno permesso di mappare precisamente i materiali che compongono i manufatti e di ipotizzare i meccanismi di degrado in atto sui manufatti stessi. In seguito, sono state condotte delle indagini diagnostiche mirate su campioni prelevati in loco, per confermare le ipotesi fatte sulle cause di alcuni dei meccanismi di degrado individuati e per comprendere la natura dello strato superficiale del calcestruzzo che riveste le cappelle laterali.