Analisi melissopalinologica: confronto tra metodo tradizionale e innovativo

Per definire l’origine di un miele, sia geografica che botanica, attualmente viene effettuata un’analisi chiamata melissopalinologica, molto complessa, non tanto nella sua fase preparatoria quanto per quel che riguarda la valutazione del risultato e cioè il conteggio dei pollini e la sua interpretazione. Considerando la complessità e il tempo necessario per effettuare l’analisi melissopalinologica di un campione di miele, un’azienda spagnola, la Sonicat, ha progettato uno strumento automatizzato per l’analisi dei pollini dei mieli, chiamato “Honey.AI”. Tale strumento è stato utilizzato per una collaborazione con CONAPI (Consorzio Nazionale Apicoltori) al quale l’azienda Sonicat ha permesso di utilizzare tale strumento, in cambio di una collaborazione per testare l’affidabilità della macchina e confrontare i risultati ottenuti. I risultati sono stati elaborati nell’azienda Piana Ricerca e Consulenza Srl, laboratorio nel quale ho svolto il tirocinio in preparazione alla prova finale, ed è stato possibile effettuare alcune analisi su campioni di miele nei quali l’analisi melissopalonologica era già stata effettuata con il metodo tradizionale, per testare l’affidabilità della macchina e confrontare i risultati ottenuti. In particolare, lo strumento Honey.AI svolge l’analisi melissopalinologica per l’identificazione dell’origine botanica in maniera automatizzata. L’analisi consiste in una preparazione del campione simile a quella svolta per l’analisi tradizionale; invece, per la lettura al microscopio ottico non viene effettuata da personale specializzato che svolge una conta manuale dei pollini, ma viene effettuata attraverso un sistema di intelligenza artificiale che individua il polline e lo conta, ripetendolo per qualche centinaio di pollini. Lo scopo di questo elaborato è l’interpretazione dei risultati ottenuti da Honey.AI e la sua comparazione con il metodo tradizionale al fine di valutare la validità dello strumento.