Analisi e quantificazione di microplastiche in matrici ambientali complesse

Le microplastiche (MP) sono piccole particelle di materiale plastico, di dimensioni comprese tra 1 µm e 5 mm, che solo recentemente sono state identificate come un problema globale emergente. L’inquinamento da microplastiche infatti è ritenuto una minaccia per gli ecosistemi e la salute umana. Ad oggi, per via della loro eterogeneità, non sono ancora disponibili protocolli analitici per la loro quantificazione in matrici complesse, e non esistono norme specifiche che ne limitino l’emissione nell’ambiente. Dunque, il presente studio riguarda l’applicazione di un metodo sperimentale per l’analisi qualitativa e la quantificazione delle MP in matrici ambientali complesse. Nello specifico, le MP sono state ricercate nei fanghi di depurazione provenienti da alcuni impianti di trattamento delle acque reflue. Queste matrici infatti sono considerate un’importante via di ingresso delle microplastiche nell’ambiente in quanto possono essere utilizzate come ammendanti in agricoltura. Per questo studio sono stati selezionati otto polimeri, quelli ritenuti maggiormente rilevanti in base al mercato: PE (polietilene), PP (polipropilene), PS (polistirene), PC (policarbonato), PVC (polivinilcloruro), PET (polietilentereftalato), PA-6 (nylon 6) e SBR (gomma stirene-butadiene). La presenza di una elevata quantità di materia organica, che caratterizza queste matrici, ha reso necessario eseguire un processo di pretrattamento dei campioni mediante il reattivo di Fenton, per l’estrazione degli analiti. Le analisi, poi, sono state svolte utilizzando una tecnica termica come la pirolisi, abbinata a gascromatografia e spettrometria di massa (Py – GC – MS). L’effetto matrice per uno specifico polimero, il PE, è stato infine valutato mediante l’applicazione del metodo delle aggiunte standard.