Nuovi copolimeri di Poli(butilene succinato) contenenti Pripol 1009 per la realizzazione di film flessibili e pad per il settore dell’imballaggio alimentare

Tra le strategie introdotte per ridurre l’impatto ambientale delle materie plastiche, vi sono anche le bioplastiche. Il seguente lavoro di Tesi Magistrale si ripropone di dare un contributo nell’ambito di quest’ultimo approccio sintetizzando e caratterizzando materiali innovativi e funzionali da fonte rinnovabile a base poliestere per la produzione di film flessibili per uso food-packaging. Il materiale di riferimento è il Poli(butilene succinato) o PBS, un poliestere alifatico bio-based già in commercio e impiegato per questo tipo di applicazione. Per migliorare le proprietà non ottimali del PBS, come l’elevata cristallinità, che compromette la trasparenza del film, e la rigidità meccanica, si è ricorsi alla sua modifica chimica tramite copolimerizzazione in fuso, mediante reazione di policondensazione solvent-free, producendo differenti copolimeri statistici poli(butilene succinato-co-butilene Pripol), (P(BSnBPripolm)) contenenti diverse quantità di sub-unità Pripol 1009, un particolare acido grasso, anch’esso bio-based. I polimeri sintetizzati sono stati sottoposti ad un’accurata caratterizzazione molecolare tramite NMR e GPC. Oltre a film sottili, ottenuti per pressofusione, sono stati preparati tappetini tessuto/non tessuto fibrosi (scaffold) tramite elettrofilatura per la realizzazione di pad. I film e i pad realizzati sono stati sottoposti a completa caratterizzazione, dal punto di vista termico e morfologico, tramite analisi TGA, DSC e SEM. Ci si è di seguito focalizzati sullo studio delle proprietà funzionali, quali proprietà meccaniche, barriera ai gas e bagnabilità all’acqua rispettivamente tramite misure tensili, di permeabilità ai gas (O2 e CO2) e analisi WCA. I risultati ottenuti indicano che la copolimerizzazione del PBS e la scelta del comonomero sono state efficaci nel migliorare le sue proprietà non soddisfacenti.