Geografia dell'heritage e comunità locali in Uzbekistan: il caso del parco archeologico di Kafir Kala

Questo elaborato nasce dalla mia partecipazione al progetto KALAM. Il progetto ha come finalità la promozione e lo sviluppo di comportamenti innovativi per l'analisi e la comprensione dei paesaggi archeologici, attraverso l’elaborazione di nuove pratiche per la loro documentazione, conservazione e gestione in Uzbekistan ed in Iraq. Prendendo parte al progetto KALAM, che unisce l’attività della missione archeologica italo-uzbeka a quella di ricerca dei geografi e degli antropologi del DISCI, ho potuto svolgere la mia indagine nell’area del sito archeologico di Kafir Kala, nella periferia della città di Samarcanda in Uzbekistan. L’oggetto di ricerca è il concetto di heritage culturale, memoria e identità all’interno delle comunità che vivono il paesaggio archeologico del sito di Kafir Kala, Uzbekistan, e delle istituzioni che gestiscono e amministrano il sito. Concetti che verranno analizzati in una prospettiva geografica e nell’ottica di creare un quadro completo delle prospettive comunitarie ed istituzionali dei processi territoriali che si sono andati a sviluppare negli ultimi decenni intorno al sito archeologico di Samarcanda. Più nello specifico, attraverso lo svolgimento di una ricerca sociale etnografica, si è voluto studiare quali siano le prospettive della popolazione rispetto al proprio rapporto personale con il sito archeologico di Kafir Kala, alla loro conoscenza storica del luogo ma anche a quella narrata nella tradizione, e al loro pensiero riguardo il possibile futuro del paesaggio archeologico che è direttamente inserito all’interno della loro quotidianità. L'elaborato si inserisce all’interno del progetto Kalam, del quale ha ricalcato gli obiettivi e le metodologie, ovvero sviluppare approcci e prospettive di ricerca innovative per l’analisi e la comprensione del paesaggio archeologico di Kafir Kala, in cui un ruolo fondamentale è svolto tanto dalle istituzioni politiche e culturali e dall’altro dalle comunità locali che vivono i territori.