Gilioli, Diego
(2023)
Fondamenti e applicazioni dell’archeologia galattica.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Fisica [L-DM270]
Documenti full-text disponibili:
Abstract
Conoscendo le reazioni di nucleosintesi, i meccanismi che portano all’arricchimento di metalli
del gas intragalattico e la composizione chimica delle stelle, è possibile ricostruire la storia di
formazione ed evoluzione di una galassia. Con l’innovativa missione spaziale GAIA, e il relativo
telescopio, è stato possibile ottenere anche informazioni sulla dinamica tridimensionale di un
gran numero di stelle presenti nella Via Lattea, rendendone possibile la mappatura e lo studio
delle orbite. Si nota spesso che stelle aventi orbite simili presentano proprietà chimiche
analoghe, testimoniando una regione d’origine comune. Attraverso i modelli basati sulla
teoria ΛCDM, che sostiene l’accrescimento gerarchico delle galassie, è evidente che il merger
tra due strutture mantiene pressoché inalterate le orbite originarie, rendendole distinguibili
nella formazione risultante. Nasce così l’archeologia galattica, che unisce gli studi
spettroscopici e astrometrici per ricostruire la storia delle galassie, in particolare la nostra.
Attraverso la misura delle proprietà cinematiche e chimiche è stato possibile, ad esempio,
identificare un evento di merging, avvenuto 10Gyr fa, tra la nostra galassia ed una satellite,
Gaia-Enceladus. È stato inoltre possibile identificare un evento simile, ma su scala minore,
riguardante l’unione dell’ammasso globulare NGC 2005 con la Grande Nube di Magellano,
galassia satellite della Via Lattea.
Abstract
Conoscendo le reazioni di nucleosintesi, i meccanismi che portano all’arricchimento di metalli
del gas intragalattico e la composizione chimica delle stelle, è possibile ricostruire la storia di
formazione ed evoluzione di una galassia. Con l’innovativa missione spaziale GAIA, e il relativo
telescopio, è stato possibile ottenere anche informazioni sulla dinamica tridimensionale di un
gran numero di stelle presenti nella Via Lattea, rendendone possibile la mappatura e lo studio
delle orbite. Si nota spesso che stelle aventi orbite simili presentano proprietà chimiche
analoghe, testimoniando una regione d’origine comune. Attraverso i modelli basati sulla
teoria ΛCDM, che sostiene l’accrescimento gerarchico delle galassie, è evidente che il merger
tra due strutture mantiene pressoché inalterate le orbite originarie, rendendole distinguibili
nella formazione risultante. Nasce così l’archeologia galattica, che unisce gli studi
spettroscopici e astrometrici per ricostruire la storia delle galassie, in particolare la nostra.
Attraverso la misura delle proprietà cinematiche e chimiche è stato possibile, ad esempio,
identificare un evento di merging, avvenuto 10Gyr fa, tra la nostra galassia ed una satellite,
Gaia-Enceladus. È stato inoltre possibile identificare un evento simile, ma su scala minore,
riguardante l’unione dell’ammasso globulare NGC 2005 con la Grande Nube di Magellano,
galassia satellite della Via Lattea.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Gilioli, Diego
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Archeologia galattica,merger,chemical tagging,chemical enrichment,Via Lattea,missione GAIA,GAIA-Enceladus,Grande Nube di Magellano
Data di discussione della Tesi
1 Dicembre 2023
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Gilioli, Diego
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Archeologia galattica,merger,chemical tagging,chemical enrichment,Via Lattea,missione GAIA,GAIA-Enceladus,Grande Nube di Magellano
Data di discussione della Tesi
1 Dicembre 2023
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: