Valutazione della sostenibilità della produzione di uova in funzione del genotipo e del sistema di allevamento

Al fine di soddisfare una crescente domanda di mercato, la produzione industriale di uova è affidata quasi esclusivamente ad ibridi commerciali ad elevata produttività, con effetti negativi su biodiversità animale e conservazione di razze avicole autoctone. Una potenziale strategia di valorizzazione di tali razze locali può essere l’incrocio con genotipi più produttivi. In tale contesto, le performance produttive e ambientali di animali ottenuti tramite incrocio sono da valutare con attenzione, per comprendere e quantificare gli effetti di tale strategia. Nel presente lavoro di tesi, il metodo Life Cycle Assessment è stato applicato per valutare l’effetto del genotipo di gallina e del sistema di allevamento sui parametri di impatto ambientale associati alla produzione di uova da consumo. In entrambe le valutazioni l’approccio applicato è gate-to-gate (fase di deposizione), e l’unità funzionale di riferimento è 1 kg di uova. Nel primo caso studio sono state considerate 5 linee genetiche [2 razze avicole autoctone (Bionda Piemontese e Robusta Maculata), le stesse 2 razze incrociate con un genotipo dual-purpose e 1 ibrido commerciale (Lohmann brown)]. Nel complesso, è stata osservata una variazione dell’impatto ambientale in funzione delle performance produttive degli animali, con l’ibrido commerciale che ha mostrato i minori valori di emissione di composti impattanti. L’incrocio ha permesso di migliorare sostanzialmente (+20-25%) i parametri di sostenibilità ambientale della produzione di uova rispetto alle razze pure, soprattutto per l’aumentata produttività determinata dall’incrocio. Nel secondo caso studio, focalizzato sul confronto tra sistemi di allevamento (gabbia arricchita vs. free-range), le variazioni in termini di impatto ambientale sono state minime, sebbene alcuni parametri abbiano mostrato valori differenti in funzione del sistema di stabulazione. In entrambi i casi studio, l’alimentazione è l’input che contribuisce maggiormente all’impatto ambientale.