Confronto di prototipi per il plasma freddo per la decontaminazione di acque di lavaggio di vegetali in foglia

Negli ultimi anni il consumo di frutta e verdura fresca o minimamente trattata è aumentato considerevolmente, in quanto i consumatori sono sempre più consapevoli dei benefici che ne possono derivare in termini di prevenzione da diverse malattie se unito ad uno stile di vita salutare. E' però da considerare che l'ingestione di questa tipologia di prodotti ha evidenziato casi di tossinfezione, quindi non è possibile considerare a priori questi prodotti come esenti da rischi. Nel settore della produzione di vegetali freschi e pronti all'uso, il lavaggio è una fase fondamentale nei riguardi della qualità, della sicurezza e conservabilità del prodotto finale. L'efficacia di lavaggi con acqua non è sufficiente per rimuovere il microbiota naturalmente contaminante i prodotti freschi, perché i microrganismi sono in grado di aderire alle superfici del vegetale. Altrettanto critico è il mantenimento di qualità dell'acqua nelle fasi post-raccolta che, se non curate adeguatamente, portano alla contaminazione di tutto il lotto di produzione, creando un rischio per il consumatore o riducendo la shelf-life. Tradizionalmente il ricondizionamento dell'acqua di lavaggio si basa principalmente sull'utilizzo di ipoclorito, anche se vi è una crescente spinta a sostituirlo a causa della formazione di sottoprodotti che potrebbero essere oggetto di rischio per l'uomo e per l'ambiente. Come trattamenti alternativi diversi studi evidenziano l'efficacia del Plasma Atmosferico a freddo e l'acqua attivata al plasma. In questa tesi è stata testata e valutata questa tecnologia con l'utilizzo di tre prototipi di generatore al plasma su acque di lavaggio deliberatamente inoculati con patogeni di interesse alimentare.