Studio sperimentale del fattore di ragguaglio delle precipitazioni nell'Appennino Emiliano-Romagnolo

Per loro natura le precipitazioni sono fenomeni intermittenti, enormemente mutevoli, la cui variabilità è funzione della tipologia in cui ricadono. La misura delle precipitazioni è di norma puntuale, ma le applicazioni tecniche necessitano comunemente di valori di precipitazione media areale. Il presente elaborato si concentra sul fattore di ragguaglio, o di riduzione, delle precipitazioni all’area (Areal Reduction Factor, ARF). Esso è definito come inverso del rapporto tra una precipitazione puntuale in assegnata durata e frequenza probabile, spesso espressa in termini di periodo di ritorno, e la corrispondente precipitazione areale avente pari durata e periodo di ritorno. L'ARF è un parametro fondamentale per lo studio e la modellizzazione dei fenomeni idrologici e in particolare la simulazione degli eventi di piena. Con precisione, il fattore di riduzione della precipitazione all’area è funzione della durata, dell’area e, debolmente, del tempo di ritorno. L’obiettivo del presente lavoro è derivare valori sperimentali dell’ARF per i bacini appenninici tosco-emiliani di Reno, Taro, Trebbia, Nure e precipitazioni di durata compresa tra 1 e 48 ore, e modellare detti valori attraverso la calibrazione di alcune formulazioni di letteratura di rilievo storico. Nello studio si sono usati grigliati a 5km di pioggia oraria per un totale di 32 anni di osservazioni (1991-2022, database meteoclimatico ARPAE ERG5). La procedura sperimentale adottata è stata inoltre impiegata al fine di indagare il grado di eccezionalità degli eventi di precipitazione che hanno interessato la porzione orientale della regione nel maggio 2023 in termini di persistenza temporale ed estensione spaziale e in relazione ai 32 anni di osservazioni disponibili. Lo studio conferma la straordinaria significatività dell’evento, per d estensione spaziale e quantitativi di pioggia caduti, soprattutto con riferimento alle durate da 12 a 36 ore.