Nuove tecniche di diagnosi della retinopatia diabetica

Che si stia assistendo ad una epidemia mondiale di diabete è, ormai, chiaro a tutti. Dal 2005 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito il diabete tra le patologie croniche su cui fare maggiormente prevenzione. Esso, infatti, dà origine a varie complicanze riguardanti diversi distretti anatomici e uno dei più colpiti è l’occhio. La retinopatia diabetica è la patologia oculare più comune dovuta a questa malattia cronica ed è destinata ad assumere un ruolo sempre più centrale tra le conseguenze diabetiche. Il tema centrale di questo elaborato di tesi è la diagnosi della retinopatia diabetica. Dopo un primo capitolo focalizzato sulla patologia e le sue cause, si passa ad analizzare una tecnica d’imaging recentemente entrata in campo diagnostico: l’angiografia tomografica a coerenza ottica (OCTA). Nonostante i limiti che presenta, essa permette di ottenere un esame approfondito dello stato oculare del paziente in modo veloce e non invasivo. Ad accelerare ulteriormente il processo diagnostico viene in aiuto l’intelligenza artificiale, di cui si parlerà nel terzo capitolo: gli algoritmi implementati sui sistemi d’imaging permettono di ridurre notevolmente i tempi d’attesa tra l’esecuzione dell’esame oftalmologico e l’invio dell’esito al paziente. Ma in quelle aree dove le risorse finanziarie sono scarse e l’assistenza sanitaria viene meno, l’acquisto della piattaforma OCTA, insieme a molte altre usate tradizionalmente, è oneroso e non sempre effettuabile. Si rende, dunque, opportuno sviluppare dispositivi economici per garantire a più persone possibile un idoneo accesso allo screening, come i dispositivi basati sullo smartphone che saranno brevemente discussi nel capitolo 3.