Il cinema sovietico: dissidenza, innovazione e censura politica nel ventennio dalla stagnazione alla perestrojka

Questa tesi si concentrerà su una prima parte teorica di analisi della sfera culturale in URSS durante l’epoca della stagnazione di Brežnev (1964-1986), fin dopo la sua morte nel novembre del 1982. In particolare, si soffermerà sull’attività cinematografica di quegli anni, vittima della rigida censura sovietica, sulle innovazioni attuate nel cinema, sui registi e attori storicamente più rilevanti. La seconda parte sarà invece più pratica e analizza tre dei principali registi del ventennio brežneviano, sulle innovazioni che questi ultimi attuarono in ambito cinematografico e sulla lotta contro la censura che li rese famosi fino ai giorni nostri. Verranno quindi presi in esame alcuni dei loro film che furono pesantemente censurati in Russia, subendo tagli e modifiche significative per poter essere fruibili dal pubblico russo e internazionale. L’ultima parte aprirà l’analisi sul cinema occidentale e sul rapporto tra quest’ultimo e gli standard sovietici, considerando gli effetti della censura sulla diffusione di film americani ed italiani in URSS negli anni della Stagnazione e dell’evoluzione della censura con l’avvento del liberalismo.