Queering the monster. Sviluppo e ascesa della queer monstrosity nell'era post-network

La figura del mostro, nella letteratura come nel cinema, è stata spesso condannata ad una vita di reclusione ai margini della società, perseguita e bistrattata, destinata ad avere come unico scopo quello di provocare caos e terrore nelle vite altrui. Tra le tante figure racchiuse nel mostro, quest’immagine ha così per molti anni riflettuto e incorporato anche quella del soggetto queer, ritenuto fautore del crollo della moralità e dell’equilibrio della società eteronormativa. Questo legame è stato spesso ribadito dal genere horror, che ha visto una diramazione verso un sottogenere definito "queer horror". Questo studio si propone di analizzare i cambiamenti nella relazione tra queerness e genere horror nella società post-anni Duemila, segnata dalla proliferazione di canali di distribuzione come la televisione via cavo e i servizi over-the-top, divenuti luoghi prolifici per la rappresentazione di storie e personaggi marginalizzati e non-normativi. Si vedrà come la figura del mostro si sia man mano alleggerita dal peso negativo che l'aveva ancorata nei recessi più profondi di un sottotesto volto ad esaltarne le caratteristiche discriminatorie, arrivando ad urlare il suo nome in quello che potremmo definire un "queerstreaming". I principi di inclusività, rivoluzione e orgoglio portati avanti oggi da questa corrente hanno fatto sì che la figura del mostro queer si legasse alla storia della comunità LGBTQ+ in un modo altro, fino ad arrivare ad essere esaltata dalla stessa attraverso programmi incentrati sull'elevazione del concetto di queer monstrosity.