Valutazione dell'effetto del trattamento idrotermale sulla composizione chimica di fanghi di depurazione

La valorizzazione dei fanghi risulta materia urgente e importante a causa della loro produzione in costante aumento. I trattamenti termici idrotermali, oltre ai benefici noti, potrebbero anche portare ad un aumento della concentrazione di metalli pesanti e altri inquinanti nella fase solida o alla loro solubilizzazione e conseguente accumulo nella fase liquida. Pertanto, è evidente la necessità di approfondire le conoscenze in tal proposito. Questo studio si è occupato di mettere a punto le tecniche di monitoraggio che verranno utilizzate per verificare in futuro i processi di valorizzazione delle biomasse basati sul trattamento HTC e digestione anaerobica. Lo studio, infatti, si è affiancato all’azienda B-Plas operatrice nel settore “valorizzazione fanghi” che ha fornito i campioni trattati nei suoi impianti. Nella prima parte del lavoro si è testata una procedura di estrazione sia su matrice solida (sulla base di metodiche presenti in letteratura) che su liquida (ISO25101-2009) dei PFAS nei fanghi che, a causa di una duratura problematica strumentale, non si è riusciti a portare a termine. Nella seconda fase dello studio si è cercato di individuare le tendenze dei principali componenti dei fanghi di depurazione a modificare la loro composizione durante i trattamenti. L’analisi si è concentrata sulla ripartizione dei nutrienti (materia organica e Azoto) e dei metalli pesanti nella fase liquida e nella solida durante i processi di HTC e Digestione Anaerobica. I risultati ottenuti sono stati poi confrontati con i valori soglia sia per lo scarico delle acque, sia per l’uso dei fanghi in campo agricolo. Tra gli sviluppi futuri risulta necessario terminare lo studio sul degrado di microinquinanti organici a seguito del trattamento HTC.