Renewable energy communities in urban areas: an analysis of the state of the art and a proposal for the city of Bologna

Il lavoro vuole analizzare lo stato dell'arte delle comunità energetiche rinnovabili urbane europee, individuando un modus operandi da applicare al centro storico di Bologna. Partendo da panorama energetico in UE, transizione energetica, definizioni e letteratura sulle comunità energetiche, viene definito un Factsheet da applicare a sette comunità-casi studio site in area urbana. Le informazioni ottenute contribuiscono all'identificazione di dodici misure, che rappresentano parametri di interesse per la creazione di una comunità urbana di energia rinnovabile. Un'analisi multicriteriale viene utilizzata per classificare le dodici misure selezionate rispetto a quattro criteri (Tecnico; Climatico; Sociale; Fattibilità). Secondo un'analisi di sensibilità si identificano tre diversi scenari (S1: Fattibilità; S2: Tecnico; S3: Climatico). Ognuno di questi considera una diversa incidenza dei criteri. Il criterio sociale è considerato indispensabile in ogni scenario. Gli scenari così definiti sono stati applicati a un modulo del centro storico di Bologna e poi i dati, le idee e le azioni del progetto pilota vengono proiettati all'intero quartiere. Le azioni previste sono state determinate attraverso una valutazione urbanistica e di fattibilità per ogni rispettivo scenario (S1; S2; S3). Sono stati imposti limiti rigorosi alla progettazione e al dimensionamento delle tecnologie di produzione di energia rinnovabile per preservare il patrimonio edilizio. Il lavoro affronta le questioni relative alla creazione di un impianto di produzione di energia in un contesto storico, così come la riduzione dei consumi su base socialmente inclusiva e responsabile, quantificando l'impatto delle soluzioni progettuali a livello cittadino e valutando la riduzione delle emissioni di gas serra. L’obiettivo è fornire una soluzione progettuale che supporti la città di Bologna nel raggiungimento della carbon-neutrality entro il 2030 e un riferimento ideale per il resto dei centri storici d’Italia.