Gli effetti della mobilizzazione precoce sul recupero del Range of Motion nei soggetti con riparazione chirurgica della cuffia dei rotatori: revisione sistematica della letteratura

Righetti, Chiara (2022) Gli effetti della mobilizzazione precoce sul recupero del Range of Motion nei soggetti con riparazione chirurgica della cuffia dei rotatori: revisione sistematica della letteratura. [Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di fisioterapista) [L-DM270], Documento ad accesso riservato.
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Abstract

Background: La lesione della cuffia dei rotatori è la causa più comune di disabilità della spalla. Solamente alcune delle rotture della cuffia richiedono un intervento chirurgico di riparazione. Attualmente, si predilige un approccio postoperatorio che prevede l’immobilizzazione della spalla in un tutore. Per quanto riguarda la durata dell’immobilizzazione e il tempo trascorso prima dell'inizio del movimento della spalla permangono delle incertezze perché le evidenze mostrano che esiste una variabilità nei protocolli riabilitativi. Obiettivi: Valutare gli effetti della mobilizzazione precoce sul recupero del Range of Motion nei soggetti con riparazione chirurgica della cuffia dei rotatori e, secondariamente, analizzare gli effetti del movimento precoce sul dolore, sull’integrità della riparazione e sulla guarigione dei tendini. Metodi: La ricerca è stata condotta nelle banche dati biomediche PubMed, Central e PEDro. Sono stati inclusi RCT che indagavano gli effetti di un protocollo riabilitativo con mobilizzazione precoce, confrontato con l'immobilizzazione, nei pazienti con riparazione chirurgica della cuffia dei rotatori. Risultati: In tre studi su cinque, la mobilizzazione precoce ha prodotto miglioramenti statisticamente significativi, principalmente a breve termine, solo nei movimenti di flessione anteriore, abduzione ed elevazione sul piano scapolare. A lungo termine, invece, in tutti gli studi il movimento precoce non ha determinato benefici significativi e superiori nel ROM rispetto all’immobilizzazione. Inoltre, anche i risultati ottenuti in riferimento al dolore, all’integrità della riparazione e alla guarigione dei tendini erano simili fra i due gruppi. Conclusioni: Un protocollo riabilitativo con mobilizzazione precoce può rappresentare un valido intervento per consentire ai pazienti operati chirurgicamente di ottenere un più rapido recupero del ROM, senza aumentare il rischio di rirottura o influire negativamente sulla guarigione dei tendini.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea)
Autore della tesi
Righetti, Chiara
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
rotator cuff repair, early mobilization, early motion, immobilization, delayed motion, range of motion
Data di discussione della Tesi
8 Aprile 2022
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