Reazioni fra N-acetil-L-cisteina e derivati chinonici di origine naturale

Splendi, Simone (2022) Reazioni fra N-acetil-L-cisteina e derivati chinonici di origine naturale. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Chimica industriale [LM-DM270], Documento ad accesso riservato.
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Abstract

Si è deciso di investigare il decorso, e gli addotti, che si ottengono dalle reazioni tra N-acetil cisteina e diversi chinoni di origine naturale. I chinoni sono da tempo studiati per i loro effetti sull’organismo e, nonostante presentino un’elevata tossicità, possono essere impiegati anche come antiinfiammatori, cardiotonici o antitumorali. L’N-acetil cisteina, molto nota per le capacità antiossidanti e per la sua funzione rigenerante nei confronti del glutatione, è presente anche in molti altri processi biologici. Nonostante l’addizione coniugata di Michael sia uno strumento molto utile nelle sintesi organiche, in letteratura vi sono pochi articoli riguardanti le possibili vie di sintesi degli addotti ricercati. Durante il tirocinio, in preparazione alla stesura della tesi, mi sono concentrato sulla ricerca di vie di sintesi chimicamente convenienti. La maggior parte delle reazioni sono state condotte a temperatura ambiente, in solvente polari e protici che coadiuvano il decorso della reazione. Alcuni substrati sono stati fatti reagire in ambiente riscaldato e a reflusso, fornendo addotti diversi da quelli ottenuti a temperatura ambiente. La maggior parte dei prodotti sono stati purificati tramite colonna cromatografica mentre alcuni sono stati ottenuti tramite precipitazione. Ogni composto è stato analizzato tramite spettrometria NMR e gas massa per valutarne la purezza. Sono stati studiati gli addotti ottenuti da 6 substrati chinonici diversi: benzochinone, naftochinone, juglone, plumbagina, naftazarina e menadione. Degli addotti di maggior interesse è stata valutata l’attività citotossica in vitro. Alcuni di questi hanno mostrato un interessante effetto sulla vitalità biologica. I test sono stati effettuati sulle linee U2OS e SaOS2 (osteosarcomi), HT29 (adenocarcinoma) ed HeLa (carcinoma). Il derivato dalla plumbagina risulta il più efficace: con un importante effetto su tutte le linee testate, anche in concentrazioni nanomolari.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Splendi, Simone
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
CHIMICA INDUSTRIALE
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
N-acettilcisteina tia-Michael 1-4 benzochinone 1-4 naftochinone menadione plumbagina juglone naftazarina lawsone cancro
Data di discussione della Tesi
23 Marzo 2022
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