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Abstract
Cosa può esserci di attraente in un genere cinematografico incentrato su stupri e omicidi quale il rape and revenge? Gli studi sull’argomento prediligono un approccio fondato sull’identità sessuale dello spettatore, e su come esso pregiudichi l’identificazione con i personaggi. La studiosa che più di tutte ha costruito la struttura su cui poggia questa visione è Laura Mulvey. L’intersezione fra appartenenza sessuale dello spettatore e ideologia promossa dal film, giustificata dalle teorie psicanalitiche e animata da un intento militante, ha posto le fondamenta su cui altre studiose, tra cui Barbara Creed e Carol Clover, si sono approcciate al rape and revenge.
Questa ricerca discute e contrasta queste interpretazioni. L’obiettivo è trovare un’alternativa scientificamente valida che spieghi le motivazioni che spingono uno spettatore ad apprezzare o disprezzare i rape and revenge. Pur partendo dalla discussione di opere di Gaylyn Studlar e Camille Paglia, sono gli studi cognitivisti a fornire la principale impalcatura teorica di questo studio. Vengono privilegiati il concetto di empatia sviluppato da Murray Smith, il fenomeno della morbid curiosity, i processi di apprendimento sociale, il paradigma excitation-transfer di Dolf Zillmann. Questi confluiscono in un approccio capace di rendere conto dell’influenza dell’appartenenza sessuale dello spettatore sul gradimento dello spettacolo, senza tuttavia ricorrere alle psicanalisi, opinabile e dal troppo ampio margine di errore.
Il rape and revenge è attento al contesto culturale entro cui è situato e contestualizzato, specie per quanto riguarda le dinamiche di genere. Non a caso la nascita di questo genere coincide con l’avvento della Feminist Film Theory. L’organizzazione strutturale di questo studio ricalca dunque la storia del rape and revenge, dalle sue origini al presente. Il filo conduttore di questa cronologia è dato dall’approfondimento dello scambio dialettico fra l’opera cinematografica e la sua ricezione.
Abstract
Cosa può esserci di attraente in un genere cinematografico incentrato su stupri e omicidi quale il rape and revenge? Gli studi sull’argomento prediligono un approccio fondato sull’identità sessuale dello spettatore, e su come esso pregiudichi l’identificazione con i personaggi. La studiosa che più di tutte ha costruito la struttura su cui poggia questa visione è Laura Mulvey. L’intersezione fra appartenenza sessuale dello spettatore e ideologia promossa dal film, giustificata dalle teorie psicanalitiche e animata da un intento militante, ha posto le fondamenta su cui altre studiose, tra cui Barbara Creed e Carol Clover, si sono approcciate al rape and revenge.
Questa ricerca discute e contrasta queste interpretazioni. L’obiettivo è trovare un’alternativa scientificamente valida che spieghi le motivazioni che spingono uno spettatore ad apprezzare o disprezzare i rape and revenge. Pur partendo dalla discussione di opere di Gaylyn Studlar e Camille Paglia, sono gli studi cognitivisti a fornire la principale impalcatura teorica di questo studio. Vengono privilegiati il concetto di empatia sviluppato da Murray Smith, il fenomeno della morbid curiosity, i processi di apprendimento sociale, il paradigma excitation-transfer di Dolf Zillmann. Questi confluiscono in un approccio capace di rendere conto dell’influenza dell’appartenenza sessuale dello spettatore sul gradimento dello spettacolo, senza tuttavia ricorrere alle psicanalisi, opinabile e dal troppo ampio margine di errore.
Il rape and revenge è attento al contesto culturale entro cui è situato e contestualizzato, specie per quanto riguarda le dinamiche di genere. Non a caso la nascita di questo genere coincide con l’avvento della Feminist Film Theory. L’organizzazione strutturale di questo studio ricalca dunque la storia del rape and revenge, dalle sue origini al presente. Il filo conduttore di questa cronologia è dato dall’approfondimento dello scambio dialettico fra l’opera cinematografica e la sua ricezione.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Ricci, Dario
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Rape,Revenge,Cinema,Mulvey,Identificazione,Psicoanalisi,Cognitivismo,Horror,Empatia
Data di discussione della Tesi
18 Marzo 2022
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Ricci, Dario
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Rape,Revenge,Cinema,Mulvey,Identificazione,Psicoanalisi,Cognitivismo,Horror,Empatia
Data di discussione della Tesi
18 Marzo 2022
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