Gaia e gli ammassi globulari: fasi evolutive veloci

Questo lavoro di tesi si basa sull'uso dei dati astrometrici e fotometrici della terza data-release della missione Gaia dell'Agenzia Spaziale Europea. Lo scopo del lavoro è studiare le fasi evolutive ``veloci'', che avvengono dopo la combustione centrale di elio, in un ampio campione di ammassi globulari (GC). I GCs sono gli oggetti più vecchi della nostra Galassia e sono il migliore laboratorio per riuscire ad avere informazioni molto importanti sulle fasi evolutive delle stelle di piccola massa. Essi offrono quindi un'importante verifica delle predizioni dei modelli di evoluzione stellare. Le stelle in queste fasi evolutive veloci possono avere elevate temperature effettive e quindi possono avere un ruolo importante nella determinazione dei colori UV degli ammassi. Poiché il numero di stelle che osserviamo in una sequenza evolutiva è proporzionale al tempo trascorso nella fase stessa, le fasi "veloci" saranno poco popolate. E' possibile ovviare a questo problema considerando simultaneamente un elevato numero di ammassi stellari. In letteratura sono presenti numerosi tentativi di censire stelle calde e brillanti in GC, tuttavia questi studi non erano in grado di escludere potenziali contaminazioni da popolazioni stellari non appartenenti all'ammasso. L'informazione sui moti propri fornite da Gaia permette di identificare le stelle membre di ogni ammasso e fare così un censo accurato delle popolazioni stellari che contribuiscono nelle bande UV, con particolare riferimento alle stelle di post-AGB, post-early AGB e le AGB-manqué.