Effetto del metodo di fertirrigazione sulle proprietà organolettiche delle albicocche

Le qualità organolettiche delle albicocche, oltre che da svariati fattori, come le caratteristiche pedo-climatiche, la cultivar, il portinnesto, la gestione del suolo, la forma di allevamento, il metodo di irrigazione ecc., dipendono anche dalla disponibilità di nutrienti nel corso della stagione vegetativa. In questa tesi sono state messe a confronto due diverse strategie di fertirrigazione, differenziate per l’epoca di distribuzione degli elementi minerali. Nel dettaglio, la strategia aziendale (controllo) basata sulla distribuzione di N P e K a cadenze prestabilite è stata messa a confronto con un metodo sperimentale, che prevedeva la distribuzione del concime in base alle cinetiche di asportazione di N, P e K da parte della pianta. In questo caso, quindi, le distribuzioni sono risultate più frequenti e con dosi minori. La sperimentazione è stata condotta su due cultivar di albicocco, Farbaly e Lady Cot, sui cui frutti sono state misurate le principali caratteristiche qualitative, la concentrazione di macro e micronutrienti e l’attività antiossidante. Dalla sperimentazione non sono emerse significative differenze fra i due tipi di gestione; unica eccezione l’aumento di attività antiossidante nella cultivar Farbaly gestita secondo la fertirrigazione aziendale. È tuttavia da sottolineare come questo fosse il primo anno di sperimentazione e come il suolo fosse naturalmente fertile, condizioni che difficilmente permettono la comparsa di effetti sulla qualità dei frutti.