Un ausilio per il controllo della forza di presa della mano durante la deambulazione per persone con neuropatie periferiche

È stato sviluppato un prodotto-servizio pensato principalmente per persone affette da neuropatie periferiche. A seguito di uno studio della sintomatologia e delle difficoltà che incontrano questi pazienti, è emerso che le parti distali del corpo sono quelle più deboli, sia a livello di sensibilità che di forza. Dopo averne analizzato le limitazioni è stato disegnato un ausilio che, attraverso un appoggio antibrachiale regolabile nell’angolazione, permette di ridistribuire i carichi su mani e polsi, diminuendo potenzialmente possibili complicazioni e consentendo una camminata meno problematica. Oltre al prodotto fisico, è stata individuata la forza di presa della mano come una delle abilità fondamentali che viene valutata dal fisiatra per capire qual è l’ausilio adatto per il paziente. Dal momento che questo dato ha anche un valore prognostico, evolutivo e descrittivo delle condizioni di salute del paziente, e siccome il valore di questa forza è strettamente correlato al concetto di esauribilità, dunque è importante capire come varia nel tempo, è stata progettata una versione smart dell’ausilio con impugnatura sensorizzata, che permette di leggere questo ed altri dati, come la frequenza cardiaca e l’ossigenazione del sangue. In questo modo, si possono analizzare questi valori in funzione del tempo, mentre il paziente compie un’attività quotidiana, ovvero una camminata. Il progetto, così  concepito, può essere quindi sì utile per persone affette da neuropatie periferiche, ma più in generale anche per pazienti che presentano problemi nella deambulazione e debolezza muscolare, artriti o patologie cardiopolmonari o neurologiche. A livello di mercato, il sistema è stato concepito per essere sia analogico, e quindi vendibile direttamente all’utente, sia smart, ed essere utilizzato per offrire un servizio ospedaliero atto, appunto, ad analizzare la forza di presa e gli altri parametri, per poter inquadrare al meglio la condizione fisica dei pazienti.