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Abstract
Le donne sono da sempre sottovalutate e trattate come un oggetto. Sin dall’antichità si è radicata nella società l’idea che il sesso maschile fosse quello predominante e quello femminile, invece, gli era subordinato. Questo stereotipo così predominante ha plasmato i ruoli dei due sessi nella società, dando vita ad un divario di genere che con il passare del tempo è solo aumentato. Ancora oggi le donne devono far fronte alle innumerevoli disuguaglianze all’interno di una società segnata dalla convinzione che esista una differenza reale tra i sessi. Tra l’altro, quest’idea è così intrinseca in noi tanto che non la si mette nemmeno in questione, non ci si chiede se sia ingiusto considerare un sesso dominante e l’altro subordinato.
L’elaborato tenta di individuare il momento in cui è apparso il divario di genere e quali possano essere stati i presupposti per lo sviluppo di una tale convinzione. In particolare, la ricerca verrà condotta a partire dall’antichità per descrivere la concezione della donna nei vari periodi temporali fino agli anni dopo la Seconda guerra mondiale. Inoltre, la ricerca metterà a confronto la concezione della donna in Italia e in Germania in due determinati periodi storici. Infine, l’ultima parte della ricerca si concentrerà sull’analisi del divario di genere nella lingua tedesca e le soluzioni utilizzate per eliminarne le disuguaglianze linguistiche.
Abstract
Le donne sono da sempre sottovalutate e trattate come un oggetto. Sin dall’antichità si è radicata nella società l’idea che il sesso maschile fosse quello predominante e quello femminile, invece, gli era subordinato. Questo stereotipo così predominante ha plasmato i ruoli dei due sessi nella società, dando vita ad un divario di genere che con il passare del tempo è solo aumentato. Ancora oggi le donne devono far fronte alle innumerevoli disuguaglianze all’interno di una società segnata dalla convinzione che esista una differenza reale tra i sessi. Tra l’altro, quest’idea è così intrinseca in noi tanto che non la si mette nemmeno in questione, non ci si chiede se sia ingiusto considerare un sesso dominante e l’altro subordinato.
L’elaborato tenta di individuare il momento in cui è apparso il divario di genere e quali possano essere stati i presupposti per lo sviluppo di una tale convinzione. In particolare, la ricerca verrà condotta a partire dall’antichità per descrivere la concezione della donna nei vari periodi temporali fino agli anni dopo la Seconda guerra mondiale. Inoltre, la ricerca metterà a confronto la concezione della donna in Italia e in Germania in due determinati periodi storici. Infine, l’ultima parte della ricerca si concentrerà sull’analisi del divario di genere nella lingua tedesca e le soluzioni utilizzate per eliminarne le disuguaglianze linguistiche.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Lippolis, Natalia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Donna,Divario di genere,Emancipazione femminile,Divario nella lingua,Società,Fascismo,Nazionalsocialismo
Data di discussione della Tesi
20 Luglio 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Lippolis, Natalia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Donna,Divario di genere,Emancipazione femminile,Divario nella lingua,Società,Fascismo,Nazionalsocialismo
Data di discussione della Tesi
20 Luglio 2021
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