Persone senza casa nello spazio pubblico e la politica urbana di (in)visibilità

I senzatetto sono visti come “sporcizia” sull'immagine pulita dello spazio pubblico, un elemento di inferiorità morale, disfunzione e abietto. La progettazione urbana più recente (cioè da quando l’opinione pubblica, attraverso i mass media, ha scoperto il fenomeno dei senzatetto) ne è estremamente influenzata. Il disgusto che si prova quando si incontra un senzatetto che dorme per strada è il punto di partenza di questo documento. Attraverso l’analisi del comportamento degli individui e quello delle società, del ruolo delle bolle geografiche e dei mass media e del comportamento politico, della percezione di sicurezza nello spazio pubblico, dell’interazione tra la visibilità fisica dei senzatetto e la loro visibilità per le politiche pubbliche, dell’evoluzione del rapporto tra spazio privato e pubblico, e della privatizzazione di quest’ultimo, si andranno a definire gli elementi alla base della proposta progettuale. Tale proposta sfrutta gli spazi liminali, include spazi di non consumo con servizi pubblici gratuiti, promuove un sistema diffuso sul territorio, col fine di superare la dicotomia inclusione – esclusione attraverso il modello dell’Arca, divenendo fruibile da chiunque sia senza casa.