Value Stream Mapping dei prodotti “con anima” e lavorazioni esterne di subfornitori: analisi AS IS e proposte TO BE. Il caso Fonderie di Montorso.

Il mercato odierno è sempre più esigente in termini di qualità, prestazioni e customizzazione dei prodotti richiesti, con un occhio di riguardo anche al prezzo e alla capacità delle aziende di soddisfare in modo sempre più rapido e flessibile le necessità dei clienti. Anche nel mondo B2B delle fonderie di ghisa i clienti stanno diventando sempre più esigenti e le aziende sono messe sempre più in competizione tra di loro. Infatti, la domanda può subire fluttuazioni nel tempo e, in particolare dopo la recente crisi (e tuttora in corso) dovuta al Covid-19, le aziende tendono a richiedere quantitativi variabili e con sempre meno anticipo, volendo ridurre i rischi legati alla sovrapproduzione e all’accumulo di materiale (soggetto ad obsolescenza e a rimanere invenduto). La tesi di laurea, redatta durante lo stage presso Fonderie di Montorso SPA, fonderia di ghisa con sede a Montorso Vicentino, consiste in un progetto lean-kaizen il cui intento è quello di individuare le criticità e i muda (ossia gli sprechi) in tutto il processo produttivo, soprattutto per quanto riguarda il flusso informativo, effettuando conseguentemente alcune proposte di miglioramento. Il fine ultimo è quello di snellire il flusso nel suo complesso, senza inficiare la qualità del prodotto, ma offrendo un miglior livello di servizio ai clienti a partire dal rispetto delle date concordate e dalla riduzione del time to market, ovvero del tempo che l’azienda impiega per soddisfare le richieste del mercato. Il principale strumento utilizzato è stato la Value Stream Map, la quale ha permesso di mappare dettagliatamente lo stato AS IS del flusso dei prodotti “con anima” e dei fornitori. I risultati ottenuti o proposti consistono principalmente nella ridefinizione della gestione degli ordini, oltre ad un’analisi accurata sui codici critici che si vorrà gestire tramite un sistema di scorte controllato.