Turra, Alberto
(2021)
Indagine sulla stabilità delle discariche: il caso di studio dell'ampliamento della discarica presso il polo integrato per la gestione dei rifiuti di Belladanza, Città di Castello (PG).
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria per l'ambiente e il territorio [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
Il full-text non è disponibile per scelta dell'autore.
(
Contatta l'autore)
Abstract
La Comunità Europea produce ogni anno circa 2 000 milioni di tonnellate di rifiuti. Negli ultimi sei anni la quantità di rifiuti prodotta è aumentata del 10 % all’anno. Purtroppo anche il nostro Paese ha seguito il trend evidenziato in Europa. L’Unione europea ha definito e segue una strategia per fermare e capovolgere questa tendenza se non vogliamo sommergere di spazzatura le generazioni future. Tra gli obbiettivi fissati nel futuro prossimo, la concezione di rifiuto zero e abbandono dell’uso delle discariche sono sicuramente due propositi molto ambiziosi. A differenza di alcuni paesi in Italia siamo ancora lontani dal raggiungere questi traguardi infatti ogni anno nelle discariche viene smaltito più del 30% dei rifiuti prodotti. Nei prossimi anni saremo ancora legati a questo tipo di gestione del rifiuto e probabilmente sarà necessario anche costruire nuove discariche. La normativa italiana che definisce i criteri progettuali per queste opere è molto stringente al fine di garantire la protezione della matrice ambientale. Partendo dall’individuazione del luogo più adatto ad ospitare la discarica, fino alla copertura dei rifiuti si cerca di creare una barriera che sigilli completamente i rifiuti e ne riduca l’impatto ambientale che questi possono generare. Conviene dunque sfruttare al massimo e potenziare i siti già attivi. Con l’attività di tirocinio ho cercato di applicare questo concetto alla discarica del polo per la gestione dei rifiuti di Belladanza, in Umbria. Grazie a dei movimenti gravitativi verificatisi lungo il versante nord della discarica, si è creata una nicchia che potrebbe ospitare un’ ampliamento del corpo rifiuti. Il mio studio ha quindi indagato la possibilità di ampliare la discarica in quest’area, creatasi naturalmente, mettendo in sicurezza inizialmente il fronte instabile e analizzando poi la stabilità del terreno, dell’ammasso rifiuti e delle interfacce stratigrafiche con la configurazione dell’ampliamento individuata.
Abstract
La Comunità Europea produce ogni anno circa 2 000 milioni di tonnellate di rifiuti. Negli ultimi sei anni la quantità di rifiuti prodotta è aumentata del 10 % all’anno. Purtroppo anche il nostro Paese ha seguito il trend evidenziato in Europa. L’Unione europea ha definito e segue una strategia per fermare e capovolgere questa tendenza se non vogliamo sommergere di spazzatura le generazioni future. Tra gli obbiettivi fissati nel futuro prossimo, la concezione di rifiuto zero e abbandono dell’uso delle discariche sono sicuramente due propositi molto ambiziosi. A differenza di alcuni paesi in Italia siamo ancora lontani dal raggiungere questi traguardi infatti ogni anno nelle discariche viene smaltito più del 30% dei rifiuti prodotti. Nei prossimi anni saremo ancora legati a questo tipo di gestione del rifiuto e probabilmente sarà necessario anche costruire nuove discariche. La normativa italiana che definisce i criteri progettuali per queste opere è molto stringente al fine di garantire la protezione della matrice ambientale. Partendo dall’individuazione del luogo più adatto ad ospitare la discarica, fino alla copertura dei rifiuti si cerca di creare una barriera che sigilli completamente i rifiuti e ne riduca l’impatto ambientale che questi possono generare. Conviene dunque sfruttare al massimo e potenziare i siti già attivi. Con l’attività di tirocinio ho cercato di applicare questo concetto alla discarica del polo per la gestione dei rifiuti di Belladanza, in Umbria. Grazie a dei movimenti gravitativi verificatisi lungo il versante nord della discarica, si è creata una nicchia che potrebbe ospitare un’ ampliamento del corpo rifiuti. Il mio studio ha quindi indagato la possibilità di ampliare la discarica in quest’area, creatasi naturalmente, mettendo in sicurezza inizialmente il fronte instabile e analizzando poi la stabilità del terreno, dell’ammasso rifiuti e delle interfacce stratigrafiche con la configurazione dell’ampliamento individuata.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Turra, Alberto
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
rifiuti,gestione rifiuti,discariche,analisi di stabilità,analisi dei costi
Data di discussione della Tesi
10 Marzo 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Turra, Alberto
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
rifiuti,gestione rifiuti,discariche,analisi di stabilità,analisi dei costi
Data di discussione della Tesi
10 Marzo 2021
URI
Gestione del documento: