Progettare la User Experience di sistemi e interfacce con una forte obsolescenza tecnologica e utenze consolidate.

Seguendo la definizione, costantemente aggiornata, dell’In- teraction Design Foundation: per User Experience (UX) Design si intendono i processi utilizzati dai progettisti per la creazione di prodotti/servizi che forniscono esperienze consistenti e si- gnificative per gli utenti, i quali, compiendo azioni specifiche in altrettanto specifici contesti, si aspettano un elevato grado di soddisfazione. Dagli anni Novanta in poi, dopo che il termine fu introdotto per la prima volta da Donald Norman (all’epoca unitosi ad Apple Computer), la disciplina ha goduto di un certo successo, fino ad essere considerata, oggi, come un aspetto chiave per la corretta progettazione di un prodotto, oltre che per il successo a livello di mercato. Negli anni più recenti è al centro di un’evoluzione, da cui scaturisce anche la nascita di nuove figure correlate a quella dello UX Designer, come, per citarne alcuni, UX Researchers, UX Engineers e UX Writers; di fatto contaminando altre discipline e stabilendosi come un oggetto chiave della corretta progettazio- ne. I benefici di una buona UX si rendono evidenti in prodotti/servi- zi, di stampo “consumer”, che hanno subito processi di trasfor- mazione e innovazione e ad oggi dialogano con le più recenti tecnologie. In questo progetto di tesi, ci si vuole chiedere, inve- ce, che ruolo ha o potrebbe avere la User Experience in ambienti parzialmente inesplorati, come industrie o istituzioni pubbliche, e in particolare individuare le sfide a cui va incontro. L’intento è dimostrare come il valore aggiunto di una corretta progetta- zione, che segue logiche contemporanee, possa aiutare anche chi non ne, apparentemente, avverte il bisogno. Non si tratta di una progettazione puntuale di un singolo prodotto o servizio, ma di progettare l’intero processo che accompagna gradualmente gli utenti, spesso affezionati a ciò che stanno per abbandonare, verso un cambiamento radicale.