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Abstract
Lo studio descrive la misconosciuta patologia paralisi di trapezio avvalendosi dei principali dati in letteratura, analizzandone le caratteristiche e i criteri utilizzati per riconoscerla. Il nostro lavoro propone un confronto fra le valutazioni descritte dai vari autori in letteratura e quelle da noi selezionate: valutazione con le scale cliniche Constant e Dash e valutazione strumentale con analisi cinematica ed elettromiografica di superficie.
L’obiettivo è in tale quadro patologico verificare la praticabilità dell’uso di questi strumenti valutativi che hanno il vantaggio di essere non invasivi e riproducibili anche se ancora poco diffusi.
Il nostro campione era composto da 8 pazienti (5 femmine, 3 maschi) con paralisi di trapezio successiva a manovra chirurgica nel distretto capo o collo, di età media 48 anni. Questi sono stati valutati con la scala Constant, il questionario DASH e l’analisi del movimento.
I risultati hanno evidenziato che le scale sopra citate potrebbero dimostrarsi non sufficientemente esaurienti, mentre hanno fatto emergere i vantaggi delle tecniche valutative da noi proposte, le quali si sono dimostrate esaurienti nel descrivere il quadro clinico, oltre che non invasive, non dolorose e ripetibili, come documentato in letteratura.
Queste tecniche portano ad una valutazione funzionale completa sia dell’attività muscolare che di quella articolare, consentendo ai terapisti di proporre un progetto riabilitativo coerente e incentrato su quelli che risultano essere i deficit effettivi di ciascun soggetto.
Abstract
Lo studio descrive la misconosciuta patologia paralisi di trapezio avvalendosi dei principali dati in letteratura, analizzandone le caratteristiche e i criteri utilizzati per riconoscerla. Il nostro lavoro propone un confronto fra le valutazioni descritte dai vari autori in letteratura e quelle da noi selezionate: valutazione con le scale cliniche Constant e Dash e valutazione strumentale con analisi cinematica ed elettromiografica di superficie.
L’obiettivo è in tale quadro patologico verificare la praticabilità dell’uso di questi strumenti valutativi che hanno il vantaggio di essere non invasivi e riproducibili anche se ancora poco diffusi.
Il nostro campione era composto da 8 pazienti (5 femmine, 3 maschi) con paralisi di trapezio successiva a manovra chirurgica nel distretto capo o collo, di età media 48 anni. Questi sono stati valutati con la scala Constant, il questionario DASH e l’analisi del movimento.
I risultati hanno evidenziato che le scale sopra citate potrebbero dimostrarsi non sufficientemente esaurienti, mentre hanno fatto emergere i vantaggi delle tecniche valutative da noi proposte, le quali si sono dimostrate esaurienti nel descrivere il quadro clinico, oltre che non invasive, non dolorose e ripetibili, come documentato in letteratura.
Queste tecniche portano ad una valutazione funzionale completa sia dell’attività muscolare che di quella articolare, consentendo ai terapisti di proporre un progetto riabilitativo coerente e incentrato su quelli che risultano essere i deficit effettivi di ciascun soggetto.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Gordini, Alice
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Paralisi trapezio,analisi movimento,analisi cinematica,sEMG,scala Constant,valutazione
Data di discussione della Tesi
4 Dicembre 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Gordini, Alice
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Paralisi trapezio,analisi movimento,analisi cinematica,sEMG,scala Constant,valutazione
Data di discussione della Tesi
4 Dicembre 2020
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