La compressione meccanica come trattamento innovativo per la regressione del tumore della mammella

Il cancro è la seconda causa di morte al mondo; ha causato nel 2018 circa 9.6 milioni di morti. Fra tutti, quello alla mammella è il secondo tipo per incidenza e il più frequente fra le donne. I metodi utilizzati per combatterlo abitualmente, come la chemioterapia, radioterapia, chirurgia e ormonoterapia, nel corso del tempo si sono rilevati efficaci nell’abbassare la mortalità della malattia, ma continuano ad avere dei lati negativi. L’ingegneria tissutale cerca di studiare nuovi metodi per far fronte all’avanzamento della neoplasia; uno di questi è la compressione meccanica del tessuto patologico, sia a livello metastatico che no. La recente letteratura evidenzia che la compressione meccanica della neoplasia nei vari stadi è un metodo valido per innescare vari meccanismi, i quali portano alla regressione della malattia. Questi risultati suggeriscono che traslare in ambito clinico questo approccio, potrebbe portare un beneficio rispetto alle terapie normalmente somministrate.