Prevenire il degrado da sali nei calcari porosi: studio sperimentale sull'uso del chitosano come modificatore di cristallizzazione

Marrone, Clelia (2020) Prevenire il degrado da sali nei calcari porosi: studio sperimentale sull'uso del chitosano come modificatore di cristallizzazione. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract

Il danno da sali è un fenomeno ampiamente riconosciuto per essere una delle cause principali nel degrado dell'architettura storica. Nonostante si tratti di un problema che interessa diverse discipline, dalla geomorfologia alla scienza dei materiali, è nel campo della conservazione che le sue conseguenze sono più temute, sia dal punto di vista culturale che economico. I sali, infatti, rappresentano una minaccia per l’architettura storica, ma anche per le opere di ingegneria civile, essendosi rivelati responsabili per il danno di strade, autostrade, dighe e fondazioni. È di fondamentale importanza, dunque, comprendere i meccanismi di danno, a partire dalle modalità con cui i sali contaminano i materiali da costruzione, al fine di sviluppare soluzioni e misure più efficienti per la conservazione del patrimonio culturale, ricordando che la prevenzione rappresenta la principale forma di mitigazione e controllo del degrado. Nella presente trattazione vengono indagati i principali aspetti e meccanismi relativi alla cristallizzazione salina e al danno da essa indotto nei materiali porosi, dimostrando come la pressione di cristallizzazione sia il principale fattore responsabile del degrado. A tal proposito, lo studio verte sull’utilizzo del chitosano, un biopolimero in grado di agire come modificatore di cristallizzazione salina, favorendo la formazione di efflorescenze superficiali, invece di sub-efflorescenze distruttive interne, così da evitare lo sviluppo di pressioni di cristallizzazione di entità tali da superare la resistenza a trazione dei più comuni materiali dell’edilizia storica. Il chitosano è stato impiegato da solo e in combinazione con un pre-trattamento a base di idrossiapatite. Siccome i calcari porosi risultano particolarmente esposti al fenomeno del danno da sali, le porve sono state condotte un calcare bioclastico particolarmente rilevante nel campo dei Beni Culturali.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Marrone, Clelia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Degrado,sali,cristallizzazione,chitosano,idrossiapatite,efflorescenze
Data di discussione della Tesi
13 Marzo 2020
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