Magnani, Elena
(2020)
Manifattura additiva di polimeri biocompatibili per la coltura cellulare tridimensionale.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [LM-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Nel campo dell’ingegneria tissutale i 3D Bioprinting è una tecnologia che consente di realizzare costrutti biologici in modo versatile, veloce, e con proprietà meccaniche sempre più fedeli al tessuto in vivo. Tuttavia, i sistemi di Bioprinting in commercio sono in genere costosi, con un prezzo che va da decine a centinaia di migliaia di euro, limitando fortemente la loro applicabilità a un piccolo numero di laboratori specializzati. Inoltre, essi risultano spesso ingombranti e consentono il funzionamento solo in condizioni non- o semi-sterili.
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di sviluppare una 3D Bioprinter a basso costo, di dimensioni contenute (adattabile a una cappa a flusso laminare standard) e adattabile a diversi scopi. A tale fine, una semplice stampante 3D commerciale FDM è stata opportunamente modificata nelle sue componenti principali (es. blocco estrusore). Per verificare il funzionamento del dispositivo strutture bidimensionali e tridimensionali, con macroporosità variabile, sono state stampate in condizioni e giorni differenti.
La qualità delle strutture è stata quindi analizzata al microscopio.
I risultati ottenuti hanno evidenziato che la 3D Bioprinter realizzata è in grado di ricostruire strutture con una buona precisione e riproducibilità.
Abstract
Nel campo dell’ingegneria tissutale i 3D Bioprinting è una tecnologia che consente di realizzare costrutti biologici in modo versatile, veloce, e con proprietà meccaniche sempre più fedeli al tessuto in vivo. Tuttavia, i sistemi di Bioprinting in commercio sono in genere costosi, con un prezzo che va da decine a centinaia di migliaia di euro, limitando fortemente la loro applicabilità a un piccolo numero di laboratori specializzati. Inoltre, essi risultano spesso ingombranti e consentono il funzionamento solo in condizioni non- o semi-sterili.
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di sviluppare una 3D Bioprinter a basso costo, di dimensioni contenute (adattabile a una cappa a flusso laminare standard) e adattabile a diversi scopi. A tale fine, una semplice stampante 3D commerciale FDM è stata opportunamente modificata nelle sue componenti principali (es. blocco estrusore). Per verificare il funzionamento del dispositivo strutture bidimensionali e tridimensionali, con macroporosità variabile, sono state stampate in condizioni e giorni differenti.
La qualità delle strutture è stata quindi analizzata al microscopio.
I risultati ottenuti hanno evidenziato che la 3D Bioprinter realizzata è in grado di ricostruire strutture con una buona precisione e riproducibilità.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Magnani, Elena
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
3D Bioprinter,scaffold,alginato,gelatina,stampa 3D
Data di discussione della Tesi
12 Marzo 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Magnani, Elena
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
3D Bioprinter,scaffold,alginato,gelatina,stampa 3D
Data di discussione della Tesi
12 Marzo 2020
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