Cittadini al tempo della Datafication: i Big data possono essere usati per il bene sociale?

La digitalizzazione degli ultimi vent’anni ha permesso la trasformazione di molti aspetti della nostra vita sotto forma di dati da cui è possibile estrapolare preziose informazioni. Questo particolare trend prende il nome di “Datafication” il quale tuttavia introduce anche una serie di problematiche ed effetti collaterali negativi, come per esempio lo sfruttamento delle persone attraverso i propri dati che è stato sintetizzato attraverso il neologismo del Colonialismo dei dati. Dopo aver approfondito la dimensione e le problematiche di questi fenomeni, il mio lavoro si focalizza sull’analisi di alcuni progetti sociali e umanitari che utilizzano un approccio basato sui dati; realizzati da iniziative internazionali come “UN Global Pulse”, “GSMA – Big Data for Social Good” e “IBM – Science for Social Good”. Quest’approfondimento mi ha permesso di formulare alcune ipotesi riguardo quali caratteristiche ed elementi comuni abilitano i big data per essere utilizzati per il bene sociale ed in modo etico. Oltre ciò, tramite l’analisi dell’iniziativa “AgID – Agenzia per L’Italia Digitale” ho cercato di approfondire se il trend della Datafication e un approccio basato sui big data potessero aiutare la Pubblica amministrazione italiana a generare dei benefici per i singoli cittadini e per l’intera comunità.