Orchestrazione di containers per una piattaforma di distribuzione di dati semantici

Manzelli, Alessandra (2019) Orchestrazione di containers per una piattaforma di distribuzione di dati semantici. [Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria elettronica per l'energia e l'informazione [L-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
[thumbnail of Thesis] Documento PDF (Thesis)
Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato

Download (1MB) | Contatta l'autore

Abstract

Questa tesi affronta lo studio delle piattaforme Docker e Kubernetes. Per comprendere al meglio le applicazioni pratiche eseguite, viene spiegata la teoria che sta alla base di questi progetti open-source e i motivi che hanno portato un rinnovamento della virtualizzazione con lo scopo di renderla più leggera e veloce. Viene quindi analizzato nel dettaglio Docker, il suo funzionamento e la sua architettura, paragonandolo poi con le macchine virtuali, al fine di comprendere al meglio i vantaggi di questa nuova piattaforma. Successivamente viene analizzato il funzionamento e l’architettura di Kubernetes per cogliere i suoi vantaggi quando utilizzato insieme a Docker. Una volta compresa la teoria di questa applicazione ed aver fornito una panoramica completa del cloud e delle varie tecniche di virtualizzazione moderne, si passa allo studio pratico che consiste nel “dockerizzare” dei file eseguibili Java (JAR) che nel loro insieme costituiscono una semplice applicazione di rete basata su un’architettura per la distribuzione di dati semantici denominata SEPA (SPARQL Event Processing Architecture). Inizialmente questi file sono stati trasformati in immagini attraverso l'uso di Dockerfile e successivamente sono stati testati con l'utilizzo di un Docker-Compose in grado di far dialogare i container tra di loro. A seguire si è proceduto con lo studio del funzionamento di Kubernetes per verificare se effettivamente fosse in grado di rendere la virtualizzazione molto più autonoma. Le immagini precedentemente create sono state caricate nella repository di Docker Hub e utilizzate per generare dei pod, l'elemento più piccolo gestito da Kubernetes. In conclusione, con l'utilizzo dei service, si può affermare che i pod risultano, al contrario dei container, maggiormente veloci e pratici in quanto completamente autonomi e quando si verificano dei problemi si aggiornano senza la necessità di un riavvio manuale.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea)
Autore della tesi
Manzelli, Alessandra
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Docker,Kubernetes,Virtuoso,RDF,SPARQL,SEPA
Data di discussione della Tesi
27 Novembre 2019
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza il documento

^