Valutazione sperimentale dell'effetto dell'invecchiamento su provini in CFRP impattati

I materiali compositi sono, con ogni probabilità, il futuro delle strutture aeronautiche, poichè garantiscono ottime prestazioni strutturali con pesi minimi; in particolare, il Carbon Fiber Reinforced Polymer (CFRP) è tra i più diffusi nel settore. Sebbene siano conosciuti fin dalla Seconda Guerra Mondiale, essi non sono stati ancora esaurientemente studiati, poiché le loro caratteristiche meccaniche sono strettamente legate al processo di produzione, che può essere molto diversificato; inoltre, l’evolversi del loro comportamento è spesso difficilmente prevedibile e osservabile, a causa del fenomeno della propagazione interna dei danni. Questi motivi tengono aperti ancora molti interrogativi circa la caratterizzazione meccanica dei materiali compositi in particolari condizioni operative. Il presente elaborato, pertanto, ha lo scopo di rispondere ad alcune importanti domande su come cambiano le caratteristiche meccaniche interne del CFRP in seguito ad un impatto a bassa energia (BVID - Barely Visible Impact Damage) e, soprattutto, su come si caratterizza il materiale al sopraggiungere anche dell’inevitabile invecchiamento nel tempo (hygro-thermal aging). Dopo un’introduzione generale sui compositi e sul CFRP, si cercherà di ripondere ad esse tramite l’analisi di risultati sperimentali ottenuti in laboratorio.