Villani, Alessio
 
(2019)
Analisi dei carichi ondosi su muri di coronamento in opere per la difesa costiera.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in 
Ingegneria civile [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
  
 
  
  
        
        
	
  
  
  
  
  
  
  
    
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      Abstract
      Si è svolta una campagna sperimentale durante la quale sono state testate 128 prove ottenute dalla combinazione di 3 parametri dell’onda (altezza onda significativa, ripidità onda, emergenza relativa cresta) e 4 parametri geometrici della struttura (pendenza rampa, larghezza cresta, altezza muro, muro semplice o muro con parapetto). L’obiettivo è costruire una banca dati sperimentale di prove su strutture tracimabili, al fine di valutare i carichi agenti in relazione alle caratteristiche dell’attacco ondoso e dei parametri geometrici delle strutture. In fase di elaborazione sono emerse le criticità dovute alle misure negative fornite dallo strumento. Si è dedotta la necessità di eliminare tali valori negativi al fine di ottenere una valutazione delle pressioni conservativa. Si è svolta l’analisi di sensibilità tra i parametri, studiando la pressione P250, cioè quel valore di pressione che viene superato solo dallo 0.4% delle pressioni misurate. Si conclude che l’allargamento della cresta, seppur liscia, induce un’apprezzabile dissipazione di energia, con conseguente riduzione dei carichi sul muro. Una pendenza della rampa dolce, che induce frangimento dell’onda, limita le pressioni esercitate sul muro. Alzare il muro, così come la presenza del parapetto, riduce la tracimazione, ma aumenta le sollecitazioni sul muro stesso. L’innalzamento del livello del medio mare, cioè la riduzione della cresta relativa, comporta l’aumento delle sollecitazioni agenti sul muro. Ripidità dell’onda maggiore comporta valori di sollecitazioni sul muro inferiori rispetto ad un onda con ripidità minore. I carichi sul muro crescono al crescere dell’altezza d’onda, quindi l’intensificazione degli eventi estremi comporta maggiori sollecitazioni sul muro. Dunque, al fine di ridurre la portata di tracimazione, si può inserire il parapetto, il quale comporterà aumento delle pressioni sul muro, le quali possono essere limitate dall’introduzione di una rampa dolce o di una cresta larga.
     
    
      Abstract
      Si è svolta una campagna sperimentale durante la quale sono state testate 128 prove ottenute dalla combinazione di 3 parametri dell’onda (altezza onda significativa, ripidità onda, emergenza relativa cresta) e 4 parametri geometrici della struttura (pendenza rampa, larghezza cresta, altezza muro, muro semplice o muro con parapetto). L’obiettivo è costruire una banca dati sperimentale di prove su strutture tracimabili, al fine di valutare i carichi agenti in relazione alle caratteristiche dell’attacco ondoso e dei parametri geometrici delle strutture. In fase di elaborazione sono emerse le criticità dovute alle misure negative fornite dallo strumento. Si è dedotta la necessità di eliminare tali valori negativi al fine di ottenere una valutazione delle pressioni conservativa. Si è svolta l’analisi di sensibilità tra i parametri, studiando la pressione P250, cioè quel valore di pressione che viene superato solo dallo 0.4% delle pressioni misurate. Si conclude che l’allargamento della cresta, seppur liscia, induce un’apprezzabile dissipazione di energia, con conseguente riduzione dei carichi sul muro. Una pendenza della rampa dolce, che induce frangimento dell’onda, limita le pressioni esercitate sul muro. Alzare il muro, così come la presenza del parapetto, riduce la tracimazione, ma aumenta le sollecitazioni sul muro stesso. L’innalzamento del livello del medio mare, cioè la riduzione della cresta relativa, comporta l’aumento delle sollecitazioni agenti sul muro. Ripidità dell’onda maggiore comporta valori di sollecitazioni sul muro inferiori rispetto ad un onda con ripidità minore. I carichi sul muro crescono al crescere dell’altezza d’onda, quindi l’intensificazione degli eventi estremi comporta maggiori sollecitazioni sul muro. Dunque, al fine di ridurre la portata di tracimazione, si può inserire il parapetto, il quale comporterà aumento delle pressioni sul muro, le quali possono essere limitate dall’introduzione di una rampa dolce o di una cresta larga.
     
  
  
    
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Villani, Alessio
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
          Indirizzo
          Curriculum: Idraulica e territorio
          
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          idraulica,marittima,opere di protezione costiera,tracimazione,pressioni,onda,muro
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          7 Febbraio 2019
          
        
      
      URI
      
      
     
   
  
    Altri metadati
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
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          Autore della tesi
          Villani, Alessio
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
          Indirizzo
          Curriculum: Idraulica e territorio
          
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          idraulica,marittima,opere di protezione costiera,tracimazione,pressioni,onda,muro
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          7 Febbraio 2019
          
        
      
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