Classificazione spettrale delle stelle

"E già l'umida notte dal cielo/ precipita e invitano al sonno cadendo le stelle." Sin dall'antichità, le stelle partecipano in maniera significativa alla vita umana. In questi versi dell'Eneide, il loro dolce "invito al sonno" non determina solo il finire del giorno, ma rimanda, tramite il fascino che esse esercitano sull'uomo, ad una dimensione più intima e profonda. Questo invito è manifesto nel Canto notturno di un pastore errante dell'Asia di Leopardi, dove di fronte a un maestoso cielo stellato il protagonista si chiede: "a che tante facelle?", perché tanta bellezza? Da questa domanda nasce il desiderio insito nell'uomo di cercare di comprendere l'ordine e il significato che sono alla base di ogni fenomeno. Non a caso, il termine utilizzato per indicare lo studio teorico delle classificazioni attraverso la definizione esatta dei principi, delle procedure e delle norme che le regolano è tassonomia, dal greco taxis, che significa ordine, disposizione. In particolare, le classificazioni delle stelle basate sullo studio del loro spettro iniziarono nella seconda metà del Novecento ed ebbero uno sviluppo piuttosto interessante: in questo elaborato si riportano i sistemi più significativi di questo sviluppo. In particolare, dopo aver descritto brevemente cosa sono gli spettri stellari e come si formano, verranno trattate le classificazioni di Secchi, Harvard e Yerkes, con un'applicazione riguardante il diagramma di Hertzsprung-Russell e un accenno agli spettri peculiari delle stelle.