Il ruolo del gioco nel trattamento precoce dei bambini a rischio di disturbo neuromotorio: Revisione basata sulle evidenze

SCOPO: Revisione basata sulle evidenze per indagare il ruolo del gioco all’interno dell’intervento precoce dei bambini a rischio di disturbo neuromotorio ed evidenziare i concetti su cui basare e guidare il gioco spontaneo del bambino. METODO: Sono state consultate le banche dati Chinal, Cochrane e PubMED. Sono stati selezionati studi in lingua italiana, pubblicati dal 2014, effettuati su bambini da 0 a 2 anni, classificati ad alto rischio di disturbo neuromotorio e riguardanti interventi precoci basati sul gioco. RISULTATI: Sono stati rilevati 49 studi, di cui 3 corrispondono ai criteri di inclusione. La qualità della metodologia è stata valutata tramite la scala PEDro, poiché sono tutti studi primari. Gli studi valutano l’efficacia di tre differenti metodiche di intervento precoce (SPEEDI, CareToy, GAME) accumunate da caratteristiche, come il coinvolgimento famigliare, la personalizzazione del trattamento, l’obiettivo specifico, l’arricchimento ambientale e sono tutti e tre interventi concentrati sul gioco. CONCLUSIONE: Gli studi hanno evidenziato che l’intervento precoce basato sul gioco personalizzato e individualizzato, in cui è presente il coinvolgimento famigliare, che viene adeguatamente educato a proporre le giuste sfide al bambino, l’arricchimento ambientale e il trattamento orientato all’obiettivo specifico influiscono positivamente sullo sviluppo motorio del bambino, favorendo la progressione delle sue capacità motorie. La limitazione degli studi, oltre che alla scarsa quantità di studi trovati, è la mancata specificità degli elementi di ogni intervento per poter verificare i benefici dimostrati. Tuttavia future ricerche devono approfondire il tema del gioco per poter fornire indicazioni più precise ai fisioterapisti.