Smart Home per persone anziane e disabili

Con l'aumento della popolazione globale e della qualità della vita, il numero di anziani è cresciuto in maniera esponenziale, soprattutto in Italia, secondo i dati dell'Istat. Inoltre, circa il 15% della popolazione soffre di qualche forma di disabilità. La persona anziana e/o disabile non sempre è autosufficiente e può avere difficoltà a vivere in una casa in maniera autonoma. A questo problema, la domotica ha la soluzione: smart home. Queste case “intelligenti” infatti riescono a far sentire la persona a suo agio nella propria abitazione in modo tale da renderla autosufficiente. Non solo nella propria abitazione, ma anche in postazioni di lavoro o in strutture “intelligenti” chiamate smart building. Secondo i dati, la crescita delle smart home nel mondo è esponenziale e il loro futuro è roseo, aiutando il più possibile le persone con difficoltà in tutta sicurezza ed affidabilità. Un altro aiuto viene dato dagli smart devices, in combinazione con le strutture intelligenti, in modo tale da massimizzare la qualità dei controlli e minimizzare l'invasione degli oggetti nell'utente. Partendo dalla prima casa domotica vera e propria, ECHO IV, con l'arrivo dell'Internet of Things e quindi nel connettere tutti gli oggetti in rete, il concetto di smart è letteralmente esploso nel mondo della scienza, permettendo così un business che si sta sempre più evolvendo. Quello che le smart home fanno, inoltre, non è solo migliorare la qualità della vita delle persone, ma rispettano anche la natura in modo ecosostenibile puntando al risparmio energetico.