Evoluzione delle tecniche di Condition Monitoring di beni strumentali in esercizio

La manutenzione è una funzione aziendale fondamentale, trasversale a molte altre e al giorno d’oggi sempre più fattore critico per il raggiungimento degli obiettivi di produttività, qualità e sicurezza nonché per il contenimento e la riduzione dei costi di gestione dei beni strumentali. Diventa dunque necessario implementare il più possibile politiche di manutenzione avanzate come la Manutenzione su Condizione – Condition Based Maintenance (CBM) la quale prevede l’intervento manutentivo solo al momento opportuno e non un instante dopo, al fine di garantire la continuità dell’esercizio e evitare al contempo azioni inutili. Il cuore della CBM è rappresentato dal Condition Monitoring, un processo di valutazione delle condizioni del sistema, il cui output desiderato sono validi elementi a supporto di decisioni manutentive in ottica CBM. L'avvento di nuove tecnologie quali Internet of Things, Cloud Computing, Big Data Analytics e tutto lo scenario Industry 4.0 disegna un vasto orizzonte di evoluzione delle tecniche di Condition Monitoring. Il presente lavoro conduce un’analisi della letteratura scientifica del settore per indagare come il Condition Monitoring possa dunque integrarsi nel contesto tecnologico di riferimento e quali sfide debba fronteggiare per farlo con reale efficacia. A tal fine sono anche presentati e discussi alcuni casi di studio che rappresentano l’attuale stato dell’arte. I risultati emersi dall’analisi condotta vengono al termine discussi allo scopo di delineare quale sia l'evoluzione delle tecniche di condition monitoring che si sia raggiunta ad oggi e quale sia e possa essere in un prossimo futuro la sua concreta applicazione ingegneristica.