Margara, Francesca
(2018)
Elucidating the phenotypic variability of a single cardiac sodium channel mutation: a multiscale computational approach.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [LM-DM270] - Cesena
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Abstract
Descritta per la prima volta nel 1999, la mutazione SCN5A-1795insD compromette l'inattivazione veloce della corrente del sodio e ne riduce drasticamente il picco. Ciò si riflette in una insolita combinazione di sintomi tipici delle sindromi long-QT-tipo 3 e Brugada (BrS).
Attualmente si registrano ancora numerose questioni irrisolte relative agli aspetti biofisici di questa condizione e alla variabilità fenotipica attraverso cui questa patologia si manifesta.
Utilizzando un approccio computazionale e multi-scala abbiamo acquisito una conoscenza più approfondita circa questa condizione potenzialmente mortale. Partendo dalla versione aggiornata del modello di elettrofisiologia cellulare O'Hara-Rudy dynamic e sfruttando la metodologia delle popolazioni di modelli, abbiamo costruito quattro popolazioni di cellule e due popolazioni di fibre rappresentanti soggetti sani e malati, incorporando nella modellazione dati sperimentali e clinici.
I risultati delle simulazioni riproducono la variabilità fenotipica di questa patologia. Tali risultati sottolineano il ruolo della componente veloce della corrente di sodio nel sostenere il complesso QRS e di entrambe le componenti della corrente di sodio, lenta e veloce, nel determinare il prolungamento dell'intervallo QT. Lo studio degli effetti transmurali della mutazione mostra una dispersione nella durata del potenziale d'azione che si riflette in tessuto attraverso una maggiore dispersione transmurale di ripolarizzazione (TDR). La TDR potrebbe rappresentare un nuovo biomarker per la diagnosi clinica. Questo studio individua potenziali target terapeutici, supportando l'utilizzo di bloccanti della componente lenta della corrente di sodio e della corrente transitoria uscente di potassio. Questo studio fornisce inoltre evidenze in supporto alla teoria di depolarizzazione come meccanismo causale per la BrS. Le analisi confermano il ruolo della frequenza cardiaca nel prolungare l'intervallo QT nei pazienti portatori della mutazione.
Abstract
Descritta per la prima volta nel 1999, la mutazione SCN5A-1795insD compromette l'inattivazione veloce della corrente del sodio e ne riduce drasticamente il picco. Ciò si riflette in una insolita combinazione di sintomi tipici delle sindromi long-QT-tipo 3 e Brugada (BrS).
Attualmente si registrano ancora numerose questioni irrisolte relative agli aspetti biofisici di questa condizione e alla variabilità fenotipica attraverso cui questa patologia si manifesta.
Utilizzando un approccio computazionale e multi-scala abbiamo acquisito una conoscenza più approfondita circa questa condizione potenzialmente mortale. Partendo dalla versione aggiornata del modello di elettrofisiologia cellulare O'Hara-Rudy dynamic e sfruttando la metodologia delle popolazioni di modelli, abbiamo costruito quattro popolazioni di cellule e due popolazioni di fibre rappresentanti soggetti sani e malati, incorporando nella modellazione dati sperimentali e clinici.
I risultati delle simulazioni riproducono la variabilità fenotipica di questa patologia. Tali risultati sottolineano il ruolo della componente veloce della corrente di sodio nel sostenere il complesso QRS e di entrambe le componenti della corrente di sodio, lenta e veloce, nel determinare il prolungamento dell'intervallo QT. Lo studio degli effetti transmurali della mutazione mostra una dispersione nella durata del potenziale d'azione che si riflette in tessuto attraverso una maggiore dispersione transmurale di ripolarizzazione (TDR). La TDR potrebbe rappresentare un nuovo biomarker per la diagnosi clinica. Questo studio individua potenziali target terapeutici, supportando l'utilizzo di bloccanti della componente lenta della corrente di sodio e della corrente transitoria uscente di potassio. Questo studio fornisce inoltre evidenze in supporto alla teoria di depolarizzazione come meccanismo causale per la BrS. Le analisi confermano il ruolo della frequenza cardiaca nel prolungare l'intervallo QT nei pazienti portatori della mutazione.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Margara, Francesca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Computational Cardiology,Long-QT syndrome,Brugada syndrome,arrhythmia,Population of models,multi-scale approach,SCN5A-1795insD
Data di discussione della Tesi
22 Marzo 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Margara, Francesca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Computational Cardiology,Long-QT syndrome,Brugada syndrome,arrhythmia,Population of models,multi-scale approach,SCN5A-1795insD
Data di discussione della Tesi
22 Marzo 2018
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