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Abstract
Il presente lavoro di Tesi ha affrontato lo studio del comportamento idraulico del torrente Marano con l’ausilio del software HEC-RAS, sia in moto stazionario che in moto non stazionario. L’analisi in moto stazionario è servita a stabilire i livelli idrici raggiunti lungo il torrente per le portate al colmo con tempi di ritorno pari a 20, 50, 100 e 200 anni. I risultati dell’analisi hanno permesso di determinare le zone e le strutture a rischio, con un approccio cautelativo in quanto la portata è supposta costante e quindi non viene considerata la laminazione. Non essendoci misure dirette di eventi meteorici, la calibrazione delle scabrezze del modello viene fatta con riferimento all’evento particolarmente intenso verificatosi il 5 e 6 febbraio 2015. L’analisi in moto non stazionario ha permesso di studiare la laminazione di onde di piena di progetto, con gli stessi tempi di ritorno dell’analisi stazionaria, effettuata da quattro possibili schematizzazioni del torrente, ciascuna associata a un diverso grado di complessità; si sono studiati i risultati dell’analisi non stazionaria in termini di quanto i quattro modelli si scostino tra loro e se quindi ci siano significative variazioni prodotte dall’aumento del grado di complessità del modello.
Abstract
Il presente lavoro di Tesi ha affrontato lo studio del comportamento idraulico del torrente Marano con l’ausilio del software HEC-RAS, sia in moto stazionario che in moto non stazionario. L’analisi in moto stazionario è servita a stabilire i livelli idrici raggiunti lungo il torrente per le portate al colmo con tempi di ritorno pari a 20, 50, 100 e 200 anni. I risultati dell’analisi hanno permesso di determinare le zone e le strutture a rischio, con un approccio cautelativo in quanto la portata è supposta costante e quindi non viene considerata la laminazione. Non essendoci misure dirette di eventi meteorici, la calibrazione delle scabrezze del modello viene fatta con riferimento all’evento particolarmente intenso verificatosi il 5 e 6 febbraio 2015. L’analisi in moto non stazionario ha permesso di studiare la laminazione di onde di piena di progetto, con gli stessi tempi di ritorno dell’analisi stazionaria, effettuata da quattro possibili schematizzazioni del torrente, ciascuna associata a un diverso grado di complessità; si sono studiati i risultati dell’analisi non stazionaria in termini di quanto i quattro modelli si scostino tra loro e se quindi ci siano significative variazioni prodotte dall’aumento del grado di complessità del modello.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Stambazzi, Luca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
idrogrammi sintetici,HEC-RAS,metodo regionale,laminazione,schematizzazione fluviale,dissesto idrogeologico,storage area,lateral inflow
Data di discussione della Tesi
16 Marzo 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Stambazzi, Luca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
idrogrammi sintetici,HEC-RAS,metodo regionale,laminazione,schematizzazione fluviale,dissesto idrogeologico,storage area,lateral inflow
Data di discussione della Tesi
16 Marzo 2018
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