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      Abstract
      Il presente elaborato si propone di analizzare il mondo duplice del libro e film “Il Paese dei Coppoloni” e del disco “Canzoni della Cupa” di Vinicio Capossela. In queste tre opere Capossela compie un viaggio, un vero e proprio nostos, ritorno alla ricerca della propria identità, o come scrive: “per dare uno stortonome ai riavoli che tengo dentro”. Ma a cosa torna? Non torna in patria, al luogo in cui è nato, né a quello che lo ha visto crescere. Torna alla sua Heimat. Heimat è una parola tedesca che esprime un concetto intraducibile in italiano. Il suo significato è simile a  “terra madre”, femminile, contrapposta a fatherland, la terra dei padri. Ma per Capossela Heimat, più che un luogo, è una sensazione di appartenenza (chi siete? A chi appartenete?), un sentimento di sentirsi a casa. Il nostos, da viaggio di ritorno alla patria, diventa in questo caso viaggio nella propria Heimat, un viaggio che valica i confini dello spazio e del tempo e si inabissa nell’intimo dell’errante, scoprendo una vera e propria geografia dell’anima, fatta di colline di storie, fiumi di sensazioni, boschi di volti. Si forma in ognuno di noi una terra interiore in cui si specchia la vita tutta e che tutta la vita sa contenere, senza limitazioni di sorta, fermando sull’anima le ore e chiamando a raccolta paesaggi diversi e lontani per farne la nostra “casa”. È fatta di tutto ciò che sentiamo profondamente nostro anche se non si può possedere, luoghi, persone, emozioni, profumi…È la terra dell’inconscio, che, secondo lo psicanalista Ignacio Matte Blanco, non segue la logica aristotelica della differenziazione e della divisione spaziotemporale, ma crea una logica propria di omogeneità di elementi appartenenti a categorie diverse, uniti dall’onirico (MATTE BLANCO, 2000: 346).
     
    
      Abstract
      Il presente elaborato si propone di analizzare il mondo duplice del libro e film “Il Paese dei Coppoloni” e del disco “Canzoni della Cupa” di Vinicio Capossela. In queste tre opere Capossela compie un viaggio, un vero e proprio nostos, ritorno alla ricerca della propria identità, o come scrive: “per dare uno stortonome ai riavoli che tengo dentro”. Ma a cosa torna? Non torna in patria, al luogo in cui è nato, né a quello che lo ha visto crescere. Torna alla sua Heimat. Heimat è una parola tedesca che esprime un concetto intraducibile in italiano. Il suo significato è simile a  “terra madre”, femminile, contrapposta a fatherland, la terra dei padri. Ma per Capossela Heimat, più che un luogo, è una sensazione di appartenenza (chi siete? A chi appartenete?), un sentimento di sentirsi a casa. Il nostos, da viaggio di ritorno alla patria, diventa in questo caso viaggio nella propria Heimat, un viaggio che valica i confini dello spazio e del tempo e si inabissa nell’intimo dell’errante, scoprendo una vera e propria geografia dell’anima, fatta di colline di storie, fiumi di sensazioni, boschi di volti. Si forma in ognuno di noi una terra interiore in cui si specchia la vita tutta e che tutta la vita sa contenere, senza limitazioni di sorta, fermando sull’anima le ore e chiamando a raccolta paesaggi diversi e lontani per farne la nostra “casa”. È fatta di tutto ciò che sentiamo profondamente nostro anche se non si può possedere, luoghi, persone, emozioni, profumi…È la terra dell’inconscio, che, secondo lo psicanalista Ignacio Matte Blanco, non segue la logica aristotelica della differenziazione e della divisione spaziotemporale, ma crea una logica propria di omogeneità di elementi appartenenti a categorie diverse, uniti dall’onirico (MATTE BLANCO, 2000: 346).
     
  
  
    
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(Laurea)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Zavaglia, Cecilia
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          heimat,nostos,Vinicio Capossela,Sud,Paese dei Coppoloni,musica popolare
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          16 Marzo 2018
          
        
      
      URI
      
      
     
   
  
    Altri metadati
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Zavaglia, Cecilia
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          heimat,nostos,Vinicio Capossela,Sud,Paese dei Coppoloni,musica popolare
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          16 Marzo 2018
          
        
      
      URI
      
      
     
   
  
  
  
  
  
    
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