Studio di un banco prova per test su macchine avvolgitrici automatiche

Il presente progetto di tesi si sviluppa a partire dalla necessità dell’azienda Robopac Sistemi di voler condurre test di collaudo sulle macchine avvolgitrici automatiche che progetta senza che queste, durante il loro funzionamento, utilizzino fisicamente il film plastico. Nello specifico, si vuole pensare ad un sistema che possa replicare le reali condizioni operative del gruppo di prestiro, ossia l’unità funzionale dell’avvolgitrice responsabile della fasciatura dei carichi pallettizzati, e condurre le prove senza l’impiego della pellicola. La trattazione dell’elaborato, quindi, si è concentra sullo studio di un banco prova che possa simulare il comportamento del film plastico durante il ciclo operativo di una macchina avvolgitrice, in particolare che possa riprodurre la coppia resistente che esso esercita sui rulli del carrello di prestiro al momento dello svolgimento e durante la fasciatura attorno al pallet. Per perseguire l’obiettivo, a partire dalle specifiche di progetto ricavate dallo studio del funzionamento dell’avvolgitrice in esame e concordate con l’azienda, sono state analizzate diverse soluzioni. A fronte, poi, delle considerazioni progettuali e dei principali vantaggi e svantaggi messi in luce per ciascuna proposta, il sistema ritenuto più idoneo che si è deciso di sviluppare per replicare il comportamento del film plastico e di tutta la catena cinematica prevede un azionamento brushless comandato in coppia collegato tramite una cinghia dentata ad una puleggia posta sul rullo veloce. La modellizzazione e le simulazioni sono state effettuate nell'ambiente software PLECS.