Gugnali, Silvia
(2017)
Il consolidamento di pietre calcaree compatte attraverso un innovativo trattamento a base di idrossiapatite.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
La tutela e la conservazione dei Beni Culturali ed in particolare la conservazione dei materiali lapidei dell’architettura storica sono l’obiettivo primario della disciplina del restauro. I numerosi trattamenti proposti per i litotipi storici si sono dimostrati poco efficaci e durevoli nel tempo. Perciò, ad oggi sono in corso numerose sperimentazioni atte ad individuare nuovi trattamenti consolidanti idonei a litotipi di varia natura.
In questo studio è stata sperimentata l’applicazione di un innovativo trattamento inorganico consolidante a base di idrossiapatite (HAP) al fine di valutarne l’efficacia, la compatibilità e la durabilità sui supporti calcarei compatti. Il litotipo scelto come materiale oggetto della sperimentazione in laboratorio è il marmo di Carrara. Tale studio ha indagato differenti formulazioni del trattamento a base di idrossiapatite (DAP 3M e DAP 0,1M) in maniera sistematica, testando l’efficacia e la compatibilità ottenute con il substrato. Per caratterizzare al meglio gli effetti prodotti dal trattamento, inoltre, è stato eseguito un confronto con alcuni dei principali trattamenti inorganici ad oggi impiegati: ossalato di ammonio, acqua di calce e nanocalce.
Inoltre, lo stesso trattamento a base di HAP è stato studiato anche in applicazioni in situ: la sperimentazione è stata condotta sul basamento del monumento funebre di Rolandino de’ Passeggeri a Bologna, applicando la soluzione di DAP 3M e un successivo impacco di acqua di calce.
Gli esiti di entrambe le sperimentazioni hanno mostrato l’idoneità del trattamento attraverso un efficiente capacità consolidante senza significative alterazioni dei caratteri fisico-meccanici delle superfici, presentando ottimi risultati in termini di efficacia, compatibilità e durabilità. Il consolidante a base di HAP, infatti, sembra essere una valida alternativa ai tradizionali trattamenti applicati per il restauro delle pietre calcaree, superando molte delle limitazioni di questi ultimi.
Abstract
La tutela e la conservazione dei Beni Culturali ed in particolare la conservazione dei materiali lapidei dell’architettura storica sono l’obiettivo primario della disciplina del restauro. I numerosi trattamenti proposti per i litotipi storici si sono dimostrati poco efficaci e durevoli nel tempo. Perciò, ad oggi sono in corso numerose sperimentazioni atte ad individuare nuovi trattamenti consolidanti idonei a litotipi di varia natura.
In questo studio è stata sperimentata l’applicazione di un innovativo trattamento inorganico consolidante a base di idrossiapatite (HAP) al fine di valutarne l’efficacia, la compatibilità e la durabilità sui supporti calcarei compatti. Il litotipo scelto come materiale oggetto della sperimentazione in laboratorio è il marmo di Carrara. Tale studio ha indagato differenti formulazioni del trattamento a base di idrossiapatite (DAP 3M e DAP 0,1M) in maniera sistematica, testando l’efficacia e la compatibilità ottenute con il substrato. Per caratterizzare al meglio gli effetti prodotti dal trattamento, inoltre, è stato eseguito un confronto con alcuni dei principali trattamenti inorganici ad oggi impiegati: ossalato di ammonio, acqua di calce e nanocalce.
Inoltre, lo stesso trattamento a base di HAP è stato studiato anche in applicazioni in situ: la sperimentazione è stata condotta sul basamento del monumento funebre di Rolandino de’ Passeggeri a Bologna, applicando la soluzione di DAP 3M e un successivo impacco di acqua di calce.
Gli esiti di entrambe le sperimentazioni hanno mostrato l’idoneità del trattamento attraverso un efficiente capacità consolidante senza significative alterazioni dei caratteri fisico-meccanici delle superfici, presentando ottimi risultati in termini di efficacia, compatibilità e durabilità. Il consolidante a base di HAP, infatti, sembra essere una valida alternativa ai tradizionali trattamenti applicati per il restauro delle pietre calcaree, superando molte delle limitazioni di questi ultimi.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Gugnali, Silvia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
pietre calcaree compatte,carbonatic stone,idrossiapatite,HAP,hydroxyapatite,AmOx,nanolime,nanocalci,Rolandino de’ Passeggeri,marmo di Carrara,Carrara marble,pietra d’Isitria,Istria stone,Cultural Heritage,stone conservation
Data di discussione della Tesi
6 Ottobre 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Gugnali, Silvia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
pietre calcaree compatte,carbonatic stone,idrossiapatite,HAP,hydroxyapatite,AmOx,nanolime,nanocalci,Rolandino de’ Passeggeri,marmo di Carrara,Carrara marble,pietra d’Isitria,Istria stone,Cultural Heritage,stone conservation
Data di discussione della Tesi
6 Ottobre 2017
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