Cavalieri, Serena
(2017)
Dalla valutazione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi alla gestione efficace delle attività di prevenzione: ipotesi operative ed esemplificazioni sugli aggregati 5, 9, 17, 19 del centro storico di San Giovanni in Persiceto.
[Laurea specialistica a ciclo unico], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria edile/ architettura [TU-DM509], Documento full-text non disponibile
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Abstract
La tesi ha come oggetto sette aggregati edilizi del centro storico di San Giovanni in Persiceto per i quali era già stato valutato il livello di vulnerabilità al sisma riassunto con un indice che tiene conto dei principali meccanismi di danno tipici di questa tipologia edilizia. Si è ipotizzata un’attività di prevenzione sismica con interventi volti a eliminare le vulnerabilità individuate utilizzando gli strumenti tecnici e normativi vigenti, con particolare riferimento al Sismabonus 2017 che concede agevolazioni fiscali sulle attività di riduzione del rischio sismico degli edifici. Sono state definite le unità strutturali (US), porzioni di aggregato con comportamento omogeneo ai carichi statici e dinamici che devono essere oggetto dell’intervento. Queste unità possono essere contigue condividendo elementi strutturali che necessitano di interventi e possono contenere più unità immobiliari (UI) o porzioni di esse. Si è proposto uno strumento per una gestione più efficiente delle attività di prevenzione: unità minime di intervento (UMI) che raggruppano più US subordinate a progettazione unitaria. Si sono ipotizzate quattro opzioni di UMI basate su obiettivi e condizioni operative differenti, le quali sono state confrontate sulla base dell’efficacia e della fattibilità dell’intervento. L’efficacia si è valutata mediante il ricalcolo dell’indice di vulnerabilità, risolvendo le criticità su elementi strutturali in comune alle US comprese nella stessa UMI; la fattibilità si è stimata considerando l’aumento di soggetti coinvolti nelle ipotesi di intervento e la condizione che ciascuna UI, ove frazionata su più US, sia ricompresa nella stessa UMI. È emerso che l’ipotesi più efficiente è quella che raggruppa US già connesse architettonicamente: le UMI così definite permetterebbero interventi strutturalmente più efficaci e completi accorpando le UI frazionate su più US nello stesso intervento e coinvolgendo un numero non troppo elevato di soggetti.
Abstract
La tesi ha come oggetto sette aggregati edilizi del centro storico di San Giovanni in Persiceto per i quali era già stato valutato il livello di vulnerabilità al sisma riassunto con un indice che tiene conto dei principali meccanismi di danno tipici di questa tipologia edilizia. Si è ipotizzata un’attività di prevenzione sismica con interventi volti a eliminare le vulnerabilità individuate utilizzando gli strumenti tecnici e normativi vigenti, con particolare riferimento al Sismabonus 2017 che concede agevolazioni fiscali sulle attività di riduzione del rischio sismico degli edifici. Sono state definite le unità strutturali (US), porzioni di aggregato con comportamento omogeneo ai carichi statici e dinamici che devono essere oggetto dell’intervento. Queste unità possono essere contigue condividendo elementi strutturali che necessitano di interventi e possono contenere più unità immobiliari (UI) o porzioni di esse. Si è proposto uno strumento per una gestione più efficiente delle attività di prevenzione: unità minime di intervento (UMI) che raggruppano più US subordinate a progettazione unitaria. Si sono ipotizzate quattro opzioni di UMI basate su obiettivi e condizioni operative differenti, le quali sono state confrontate sulla base dell’efficacia e della fattibilità dell’intervento. L’efficacia si è valutata mediante il ricalcolo dell’indice di vulnerabilità, risolvendo le criticità su elementi strutturali in comune alle US comprese nella stessa UMI; la fattibilità si è stimata considerando l’aumento di soggetti coinvolti nelle ipotesi di intervento e la condizione che ciascuna UI, ove frazionata su più US, sia ricompresa nella stessa UMI. È emerso che l’ipotesi più efficiente è quella che raggruppa US già connesse architettonicamente: le UMI così definite permetterebbero interventi strutturalmente più efficaci e completi accorpando le UI frazionate su più US nello stesso intervento e coinvolgendo un numero non troppo elevato di soggetti.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea specialistica a ciclo unico)
Autore della tesi
Cavalieri, Serena
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM509
Parole chiave
Aggregati edilizi,Prevenzione sismica,Sismabonus 2017,Unità minime di intervento
Data di discussione della Tesi
25 Luglio 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Cavalieri, Serena
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM509
Parole chiave
Aggregati edilizi,Prevenzione sismica,Sismabonus 2017,Unità minime di intervento
Data di discussione della Tesi
25 Luglio 2017
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